Di Silvio Giampieri

RIPATRANSONE – Il 20 settembre per alcuni Ripani è una data non indifferente nel calendario della memoria più cara. Ricorre infatti l’anniversario della partenza per il cielo di un sacerdote che ebbe modo di lasciare il segno del suo ministero pastorale in mezzo ai giovani di Ripatransone, Don Antonio Fazzini. Essi dopo 40 anni non lo hanno ancora dimenticato, ma è come se fosse ancora presente vicino a loro, anche se ora sono diventati adulti e a loro volta genitori o nonni. Come ogni anno il ricordo si è tradotto in condivisione nella Celebrazione Eucaristica, sosta dalla propria quotidianità e ritrovo con i fratelli, avendo Cristo al centro. La messa ha avuto luogo nella chiesa di San Rocco dove Don Antonio aveva operato e vissuto, tanto che alcuni anni fa vi è stata posta una lapide commemorativa. A presiedere l’Eucaristia Don Gian Luca Rosati il quale nell’omelia ha ricostruito un profilo del sacerdote partendo dalle varie testimonianze raccolte nel tempo su di lui. Ne è scaturito il volto di un uomo appassionato del Vangelo ed attento alle necessità del prossimo, disposto a spendersi appieno per i giovani ed i più bisognosi. A testimonianza di ciò anche una grande partecipazione di fedeli al rito, e l’animazione con i canti che caratterizzavano le tante escursioni in montagna, vissute insieme un tempo. Al termine della celebrazione è stata proposta anche una breve riflessione che ha toccato la realtà di ad alcuni paesi come Capricchia, Foce ed Amatrice, di recente danneggiati dal sisma. Era infatti scaturita l’idea di una piccola raccolta fondi a beneficio della popolazione terremotata, a seguito di una recente visita in questi centri da parte del gruppo di giovani di 40 anni or sono. Questi luoghi che sono stati cornice di tanti bei momenti, con le loro ferite oggi ricordano lo spirito con cui Don Antonio aveva insegnato ad affrontare la vita, cioè  quello di sapersi rimboccare le maniche e lavorare duramente ma sempre con il sorriso sulle labbra, quello che viene dalla gioia di seguire Cristo.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

1 commento

  • Pietro Pompei
    23/09/2017 alle 20:16

    Il ricordo di don Antonio Fazzini fa parte di quelli che si fermano sul cuore e che restano per sempre con lo stesso entusiasmo con cui sono stati vissuti. Fu Lui a farmi conoscere l'azione educativa di don Milani attraverso "le lettere ad una professoressa" , che furono spesso argomento di riflessione nelle sere trascorse presso il circolo delle ACLI. Guida ineccepibile non solo lungo i sentieri montani, lo fu specialmente lungo i sentieri dello spirito con quei suggerimenti che sono restati nella vita di tanti di noi, specie dei giovani, non solo di Ripatransone, anche di S.Benedetto e Grottammare. Caro don Antonio il nostro grazie annuale inviato attraverso il sacrificio della Croce di Gesù ti aiuti a salire, sempre più in alto, attraverso "i petali della candida rosa" , perché, come scriveva il sommo Poeta. di qua per di là "molto s'acquista".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *