“I morti di Barcellona, e i tanti con loro in tutte le situazioni di violenza del mondo, e le insane parole di governanti che agitano prospettive di guerra nucleare ci spingono a dare alla nostra preghiera nuova forza”. Lo dice il vescovo di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino. “I terroristi non ci trascineranno in una guerra di religione. Troppe guerre di religione nel passato hanno insanguinato anche i popoli cristiani, al loro interno”, ha aggiunto. Il presule, citando Benedetto XVI e Papa Francesco, ha ribadito che “oggi abbiamo compreso che le guerre di religione sono un’espressione di immaturità dell’esperienza credente. Quando la religione incontra veramente Dio, incontra necessariamente il Dio della pace”. Da qui l’invito a “costruire una catena ideale di preghiera, che passi per i monasteri delle claustrali, le nostre parrocchie, i mass media e i social, sentendoci felici se anche i credenti di altre religioni vorranno unirsi a noi”. Così mons. Sorrentino ha invitato anche i sacerdoti che celebreranno domani la messa domenicale, oltre ai diversi ordini e congregazioni religiose, a rivolgere la loro preghiera per la pace.

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