Oggi serve “una vera rivoluzione culturale incentrata sulla famiglia”. Ne è convinto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. In un articolo su “Il Settimanale de L’Osservatore Romano”, Bassetti ritiene urgente “un’organizzazione del lavoro efficiente per l’economia e che soprattutto riesca a fornire il bene più prezioso per le famiglie di oggi: il tempo. Tempo che i genitori possono dedicare ai figli, agli anziani, allo svago, al volontariato, alla preghiera. Tempo necessario per costruire e alimentare quelle relazioni interpersonali senza le quali la società s’inaridisce o muore”. Per il presidente della Cei, “bilanciare in maniera ottimale le ore di lavoro con quelle per la famiglia significa, pertanto, non solo rendere più efficiente il lavoro, ma significa soprattutto mettere al primo posto la persona umana per ribadire un sacrosanto principio evangelico: il lavoro è al servizio dell’uomo e non il contrario. Una società che, invece, valuta la dignità di una persona solamente in base allo status sociale dell’attività lavorativa — e quindi in relazione allo stipendio e al benessere che ne consegue — è di fatto una società infelice e sostanzialmente più povera”. Per tutti questi motivi, conclude Bassetti, “ciò che serve urgentemente all’Italia, quindi, non sono solo politiche per la famiglia, ma un radicale cambio di prospettiva. In definitiva, una vera e propria rivoluzione culturale: una rivoluzione incentrata sulla famiglia”.

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