di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – Tra le tantissime iniziative che si svolgono a Montelparo durante tutto l’anno, di una, veramente particolare, vale la pena parlare!
Stiamo parlando de “I forzati della strada”, una delle primissime ciclo-storiche organizzate in Italia!
Da qualche anno ha preso piede, infatti, un nuovo modo di interpretare la passione per il ciclismo: l’ebbrezza di immedesimarsi nei pionieri che hanno reso grande questo sport.
Stesse biciclette e stesse strade polverose. Il gusto per l’avventura di un viaggio nel tempo alla ricerca delle radici del ciclismo!
Tutto questo lontano dall’agonismo estremo che oramai si avverte sempre di più anche tra i ciclo-amatori. Si pratica questo sport immergendosi nella natura per scoprire nuovi paesaggi, colori e odori. In pratica, è questo, un nuovo modo di praticare il turismo in bicicletta nel rispetto totale della natura.

Il nome “I forzati della strada” è un omaggio ai corridori che hanno reso grande lo sport delle due ruote. Riprende la celebre definizione coniata dal giornalista francese Albert Londres nel 1924. Appena tornato da un viaggio dentro le colonie penali della Cayenna, fu inviato al seguito del Tour de France. Dopo qualche giorno, Londres, completamente digiuno di ciclismo, osserva la similitudine tra la vita e le sofferenze dei condannati ai lavori forzati e quella dei corridori.

La ciclo-storica, “I Forzati della strada”, si svolge da una decina d’anni a Montelparo. In questo nostro paese, fortemente colpito dal recente sisma, l’iniziativa è servita, questa volta, anche per provare a lasciarsi alle spalle la paura e rivitalizzare il centro storico.

L’edizione del 2017, che si è svolta il 30 luglio in un percorso di circa 80 chilometri, ha contato cinquanta partecipanti circa!
Tra di questi anche vecchie glorie del ciclismo dilettantistico e professionistico locale e Nazionale quali:
Andrea Chiurato (argento a cronometro ai mondiali del 1994), Stefano Vitellozzi (ex corridore e commissario tecnico regionale), Alberto Puerini, Moreno Picchiò.
Il percorso e l’organizzazione è stata gestita dai Fratelli Traini, di Grottazzolina, del gruppo ciclistico “Tiralento”.
Non si può comunque non citare il grande impegno e la passione del montelparese Emanuele Capannelli, vera anima dell’iniziativa!
Il pranzo, per i partecipanti, è stato organizzato in piazza dall’Associazione giovanile “Il Chiostro” di Montelparo.
Alla manifestazione, resa possibile anche per il patrocinio del Comune di Montelparo, hanno partecipato anche molti turisti stranieri qui in vacanza.
Un percorso duro, su strade bianche, nei comuni di Montelparo, Monteleone di Fermo, Santa Vittoria in Matenano, Belmonte Piceno, Grottazzolina, Ponzano di Fermo, Montegiberto (graditissima, qui, la sosta dei partecipanti nel Birrificio Moretti!), Montottone, Petritoli e Monte Vidon Combatte, ha visto il grande impegno di questi “eroi” impegnati a spingere con tutte le loro forze su bici d’acciaio dai rapporti durissimi!
L’appuntamento è per l’anno prossimo: fine luglio 2018!

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