Di Janet Chiappini, foto di Francesco Traini

RIPATRANSONE -“Celebriamo la festa di Maria, la patrona della nostra comunità. La Parola di Dio è ciò che ci aiuta ad entrare nel senso della vita, perché in fondo il Vangelo vuol farci entrare in quel mistero che è la vita di ciascuno di noi per poterla vivere con chiarezza”.

Con queste parole il Vescovo Carlo Bresciani ha iniziato la sua omelia in occasione della festa di Maria Maddalena, Patrona di Ripatransone.

Il Vescovo ha poi affermato: “Questa sera è Maria di Magdala che ci guida su questa strada. Come? Il primo incontro di Maria di Magdala con Gesù è stato quando Gesù l’ha liberata perché posseduta.
Così come Maria di Magdala viene liberata attraverso l’incontro con Gesù, anche noi, quando ci angustiamo per alcune situazioni personali, possiamo essere liberati incontrando Gesù.
Di questo, Maria di Magdala non se ne è mai dimenticata; si legge nel Vangelo, infatti, che inseguiva Gesù e lo serviva. Quando tutti se ne sono andati, quando tutti sono scappati, ai piedi della croce c’e ancora lei ed è stata la prima ad andare al sepolcro.
Da tutto questo emerge la gratitudine. Maria di Magdala sa coltivare dentro di sé la gratitudine per quello che ha ricevuto.
Carissimi, la gratitudine è una virtù che dobbiamo riscoprire.
‘Grazie’ è una parola che sembra essere sparita dal nostro linguaggio, ad essa è subentrato il lamentarsi perché manca questo o manca quello ed è pure vero, ma quante cose abbiamo ricevuto dal Signore?
Dove sta la nostra gratitudine nei confronti di Dio? Credo che Maria di Magdala possa essere di esempio in questo: una donna che per gratitudine non fugge, segue Gesù e lo serve, non si lascia condizionare dalle paure mentre altri invece sì.
Noi siamo chiamati a ricordare e a manifestare la nostra gratitudine a Dio almeno la domenica, il giorno dove ricordiamo la risurrezione del Signore e siamo chiamati a fare come Maria di Magdala e cioè ad andare a raccontare. Quando noi abbiamo questo minimo di gratitudine nei Suoi confronti, la Sua grazia nei nostri confronti diventa una grazia immensa. C’è anche un altro aspetto che mi piace cogliere da questo passo del Vangelo e inizia con una domanda che Gesù fa ai suoi due apostoli: che cosa cercate? Anche a Maria di Magdala chiede chi cerchi? Proviamo a far risuonare dentro di noi questa domanda. Gesù ci dice: tu chi cerchi qui, nella tua vita? È la domanda fondamentale che ci facciamo, cerchiamo tante cose ma in fondo vogliamo specificare ancora di più questa domanda quando veniamo in chiesa. È una domanda che ci tocca dentro, nel profondo. Cerco Gesù, ma perché? Cerco il suo amore. Lo cerco perché mi vuol bene”.

Al termina della Santa Messa è seguita l’accensione della lampada votiva della Santa, alla presenza del Commissario Prefettizio Aurora Monaldi in rappresentanza della comunità civile.
Ha prestato servizio durante la funzione la corale “Madonna di San Giovanni” che al termine della messa si è esibita in un breve concerto di canti polifonici.

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