La Cina ha “una grave responsabilità” per la “morte prematura” di Liu Xiaobo, il dissidente premio Nobel la pace deceduto in ospedale mentre era in stato di detenzione: lo ha sostenuto Berit Reiss-Andersen, presidente del comitato che nel 2010 aveva attribuito il riconoscimento. “Riteniamo davvero grave – ha fatto sapere Reiss-Andersen – che prima di diventare malato terminale Liu Xiaobo non sia stato trasferito in una struttura dove avrebbe potuto ricevere cure mediche adeguate”.
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