Profonda “preoccupazione per la crisi umanitaria che ha colpito l’area di Doolo, nella regione Somali dell’Etiopia, dove dall’inizio dell’anno sono stati assistiti oltre seimila bambini gravemente malnutriti”. Ad esprimerla è Medici Senza Frontiere (Msf) che evidenzia come la crisi nutrizionale sia “provocata da due mancate stagioni della pioggia. A causa della siccità, molte persone hanno assistito alla morte del loro bestiame, che li ha costretti ad abbandonare il loro tradizionale stile di vita nomade. Si sono stanziati in campi informali, dove non hanno abbastanza cibo e acqua per sopravvivere”. “Ci troviamo di fronte a un numero di bambini colpiti da malnutrizione acuta severa mai registrato prima in quest’area dalle nostre equipe, nei 10 anni di lavoro in questa regione”, dichiara Saskia van der Kam, consulente nutrizionale di Msf. Solo nella prima metà di giugno, infatti, 322 bambini gravemente malnutriti sono stati ricoverati nei quattro centri nutrizionali ospedalieri supportati da Msf. Nonostante tutti gli sforzi medici, 51 bambini non sono sopravvissuti. Il numero totale nel mese di giugno è cresciuto a 67 bambini. “La morte di questi 67 bambini è la prova della gravità della situazione – afferma van der Kam -. Ci troviamo davanti a un’emergenza sanitaria”. Pertanto, per far fronte a questa situazione emergenziale, Msf “invita i donatori ad aumentare il supporto all’Etiopia per assicurare che un flusso costante di cibo giunga alle persone che ne hanno bisogno”.

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