ZENIT / di Anita Bourdin

La protezione dell’ambiente, la lotta contro la povertà e il fenomeno migratorio. Questi i temi affrontati durante l’incontro di papa Francesco con il re Willem-Alexander e la regina Máxima dei Paesi Bassi, avvenuto nella mattinata di giovedì 22 giugno.

E’ stato il terzo incontro tra papa Francesco e la coppia reale. A spiegare la certa complicità che si è instaurata potrebbe essere il fatto che la regina non solo è cattolica ma inoltre argentina, nata del resto a Buenos Aires, come il Pontefice. Il re invece è protestante, come vuole la tradizione della Casa degli Orange-Nassau.

Nella Biblioteca Apostolica è stato consegnato al re Willem-Alexander il Bastone di Comandamento attribuito al “Pater Patriae” Guglielmo I d’Orange (1533-1584), detto anche “il Taciturno”.

Il bastone è stato offerto in comodato d’uso dal “Centre Borja” dei gesuiti a Sant Cugat, nella periferia nord di Barcellona, e consegnato dal Superiore Generale dell’ordine, padre Arturo Sosa Abascal, così rivela un comunicato della Casa Reale. Gli spagnoli si appropriarono del bastone dopo la loro vittoria sugli olandesi nella battaglia di Mookerheide (1574), a sud di Nimega.

Mentre il bastone sarà esposto in una mostra su Guglielmo d’Orange, che si terrà da aprile fino ad ottobre 2018 presso il museo nazionale militare olandese a Soesterberg, il gesto simboleggia il “lungo” cammino di avvicinamento e di riconciliazione tra cattolici e protestanti nel Paese.

La coppia reale, che era accompagnata dal ministro degli Esteri Bert Koenders e dalla ministra per il Commercio Estero e la Cooperazione Internazionale Lilianne Ploumen, ha incontrato anche il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin.

Nel corso dell’udienza privata è avvenuto “uno scambio di valutazioni su alcune tematiche di interesse condiviso, quali la tutela dell’ambiente e la lotta alla povertà, nonché circa lo specifico contributo della Santa Sede e della Chiesa Cattolica in detti campi”. A riferirlo è un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.

“Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno migratorio, sottolineando l’importanza della pacifica convivenza tra culture differenti, e all’impegno comune per promuovere la pace e la sicurezza globale, con speciale riferimento ad alcune aree di conflitto”, prosegue la nota vaticana.

Nell’arco della mattinata la coppia reale ha visitato anche la chiesa dei Santi Michele e Magno, detta “dei Frisoni”, costruita nel XII secolo, ma le cui origini risalgono all’VIII secolo. Nella “Friezenkerk”, che si trova in Borgo Santo Spirito, a pochi passi da piazza san Pietro, viene celebrata ogni settimana la messa in lingua olandese.

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