GROTTAMMARE – Tanto spavento e fortunatamente nessun danno a persone per il crollo dell’albero monumentale di Villa Azzolino. Ieri mattina, il Bagolaro vincolato dalla Regione Marche si è schiantato al suolo e con i suoi 15 metri di altezza è finito nella proprietà privata confinante con la storica villa di via Sant’Agostino, causando solo qualche danno alla recinzione e a un muretto. Comprensibilmente sconvolta, l’anziana residente nell’edificio adiacente, che in quel momento si trovava in casa.

Per una maggiore chiarezza relativa al cedimento dell’albero, l’ufficio Ambiente ricorda una serie di fatti legati allo storico Bagolaro (Celtis australis), anche detto spaccasassi, vecchio di oltre 170 anni: “Si tratta dell’ unico esemplare censito come monumentale in tutto il territorio comunale ed iscritto all’elenco nazionale delle Formazioni  Vegetali  Monumentali,  come da scheda censimento n. 227 redatta dalla Regione Marche”.

Sull’albero, dunque, gravava un provvedimento di tutela, notificato al comune di Grottammare già nel 2012 dalla stessa Regione Marche. Tale provvedimento ne vietava qualsiasi intervento da parte della proprietà, se non concordato con il Comune.

“La proprietà dell’area presso la quale era radicato l’albero è la Parrocchia di San Pio V, come accertato al catasto Terreni e Fabbricati, che nel dicembre del 2015 ne  aveva chiesto l’abbattimento al Servizio Ambiente del Comune di Grottammare,  a seguito di forti eventi metereologici avversi, verificatisi nel novembre dello stesso anno e che avevano portato alla caduta di un ramo nella proprietà sottostante, richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco.

Visto il vincolo di tutela e considerata la storicità e la valenza ambientale dell’albero, il Comune decise di farsi carico di eseguire una perizia a proprie spese sullo stato di salute del Bagolaro, affidando un incarico professionale per eseguire la verifica strumentale mediante analisi resistografica e la conseguente valutazione sulla stabilità dell’albero”.

A seguito della relazione redatta dall’agronomo incaricato, nella quale si riteneva “poco probabile il verificarsi di quadri distruttivi dovuti a sradicamento dell’albero”, si ritenne non opportuno provvedere all’abbattimento dello stesso. Venne deciso di incaricare una ditta esterna per l’esecuzione di lavori di potatura di alleggerimento e di opere di consolidamento dinamico della chioma mediante cavi.

“L’affidamento di tale incarico  – specifica il servizio Ambiente – prevedeva, per una maggiore sicurezza della zona, un piano triennale (2016/2018) di interventi;  infatti, a breve sarebbero stati eseguiti ulteriori lavori di potatura e controllo dei cavi di consolidamento dinamico, così come previsti per l’anno 2017 dalla deliberazione della Giunta Comunale n. 80/2016”.

“E’ stato terribile ricevere la notizia di un tale evento per la paura ed il timore di danni a persone – dichiara l’assessore alla Sostenibilità ambientale, Daniele Mariani – fortunatamente, con ogni probabilità, si risolverà tutto con un grande spavento e niente più. Dispiace molto per le famiglie residenti e ci attiveremo con ogni strumento a nostra disposizione per ridurre il loro disagio. Come Comune, avevamo l’obbligo di custodire questo esemplare storico e noi abbiamo fatto il possibile seguendo le istruzioni degli esperti, ma alla fine il tempo passa per tutto e anche l’amato bagolaro, che ha vegliato su tantissime passeggiate dal centro al paese alto, si è arreso”.

 

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