Si è conclusa 6 maggio, a Fatima, la quinta Ultreya mondiale dei Cursillos di cristianità che si sono radunati nel santuario portoghese a 100 anni dalla nascita del fondatore Eduardo Bonnin. Dopo gli intensi momenti di raccoglimento davanti alla Cappella delle apparizioni, con la consacrazione del movimento alla Vergine, nella giornata odierna vengono ricordati tutti i pionieri del movimento da Bonnin, a Gayà, Hervas, Capò. “Tanti i temi sviluppati – spiega il coordinatore laico italiano Nino Monaco – con riflessioni, testimonianze e riferimenti in particolare alla ‘Evangelizzazione delle periferie’ e al metodo contraddistinto da ‘Amicizia, fiducia e lontani’”. Gli italiani presenti a Fatima sono oltre 300, provenienti dalle 85 diocesi tra cui la nostra con il responsabile Giuliano Marini, dove questa aggregazione laicale, impegnata nella evangelizzazione degli ambienti, opera da anni.

Papa Francesco – si legge in una nota – ha incaricato il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti della Vita consacrata e le Associazioni di Vita apostolica, di rappresentarlo per incoraggiare i Cursillos e manifestare la Sua benevolenza nei confronti di questo prezioso movimento”. Lo ha altresì incaricato – conclude la nota – ad esortare il Cursillo a “proseguire diligentemente la sua opera apostolica di grande importanza nella Chiesa”.

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