Zenit

“Il Signore ancora una volta ci ha sorpresi. Abbiamo riscoperto Dio in una nuova luce: lui è veramente l’unico Assoluto. Abbiamo sperimentato che le braccia del nostro Dio sono ancora aperte, che la sua pazienza ci attende sempre, per guarirci con il suo perdono e nutrirci con la sua tenerezza e la sua misericordia infinita”. È un passaggio – riportato dall’Osservatore Romano – della lettera scritta da Papa Francesco a padre Giulio Michelini per ringraziarlo degli esercizi spirituali quaresimali predicati per la Curia romana, ad Ariccia, dal 5 al 10 marzo scorsi.

Quella del francescano, scrive il Pontefice, è stata una lettura che “partendo dal dato esegetico” si è aperta “al mondo contemporaneo attraverso riferimenti letterari e notizie di attualità” e ha aiutato “a cogliere in profondità l’amore senza misura del Figlio di Dio per ciascuno di noi”. Un cammino, si legge ancora nella missiva, che ha portato i presenti “a riscoprire la dimensione contemplativa nella nostra vita di sacerdoti e vescovi, privilegiando l’incontro con il Cristo sofferente e morente, cogliendone specialmente il senso più intimo degli ultimi momenti di vita terrena e delle ultime sue parole”.

La lettera del Pontefice è pubblicata integralmente nel volume in cui il francescano ha raccolto le meditazioni proposte sul tema “Passione, morte e risurrezione di Cristo secondo Matteo” (Giulio Michelini, Stare con Gesù. Stare con Pietro, Assisi, Porziuncola, 2017, pagine 175, euro 14).

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