Di Gianni Borsa

“Ogni anno mostriamo ai ragazzi della Cresima un volto bello e luminoso di Chiesa, più ampio di quello conosciuto nel proprio gruppo di catechesi o in parrocchia. Quest’anno avremo l’opportunità di rivelare ai ragazzi, attraverso il volto di Papa Francesco, un’immagine della Chiesa universale”. Don Samuele Marelli è direttore della Fom (Fondazione oratori milanesi): ormai a poche ore dalla visita del Pontefice a Milano si ferma un istante per riflettere, con il Sir, sugli eventi di sabato 25 marzo. Non ha avuto tregua negli ultimi mesi: ha curato, con i suoi collaboratori e in raccordo con la Curia ambrosiana, un’infinità di aspetti organizzativi, specialmente quelli legati all’ultima tappa del viaggio di Bergoglio, l’incontro con i cresimandi allo Stadio Meazza. Sono già iscritte 80mila persone, tra ragazzi, genitori, catechiste, educatori. Sarà – lo si respira sin da ora – una grandissima festa, con lo stadio esaurito in tutti i settori.

Una tradizione diocesana. L’incontro dei cresimandi era stato voluto per la prima volta dal cardinale Giovanni Colombo nel 1973, in Duomo. Visto il successo dell’iniziativa e la forte adesione delle parrocchie, l’incontro si era spostato nel tempo prima in piazza Duomo, poi al Velodromo Vigorelli, quindi all’Arena di Milano e, infine, con il cardinale Carlo Maria Martini e i suoi successori allo Stadio San Siro-Meazza. Nel 2012 Papa Benedetto XVI, a Milano per il “Family 2012”, aveva preso parte alla festa.

Dunque il prossimo sabato, dopo la messa al Parco di Monza, il Papa arriverà allo stadio dove ad attenderlo ci sarà una folla in festa, tra preghiere, canti, animazioni coloratissime, speciali coreografie in campo.

Le animazioni e le figure, al centro del terreno di gioco, “saranno realizzate da circa mille volontari, per lo più adolescenti, provenienti dagli oratori ambrosiani”, spiega don Marelli. La preghiera inizierà alle ore 17.00; l’arrivo del Papa è previsto per le 17.30. La celebrazione terminerà attorno alle 18.15. “Fra i presenti, si contano circa 45mila cresimandi del 2017, accompagnati da genitori, padrini e madrine, catechisti e catechiste, educatori e responsabili degli oratori, più una rappresentanza di ragazzi che hanno ricevuto la Cresima nel 2016”. Il brano evangelico dell’Annunciazione del Signore farà da filo conduttore all’incontro che avrà come titolo “Con la gioia dello Spirito”.

Il “popolo” degli oratori. “Il territorio della nostra diocesi è molto vasto”, spiega il responsabile della Fom: 1.108 parrocchie in 444 comuni sono al servizio di più di cinque milioni di abitanti. “Fra questi ci sono quasi 200mila ragazzi fra gli 8 e gli 11 anni. L’80% di questi frequenta i nostri oratori per i percorsi di fede dell’iniziazione cristiana e anche per le altre attività che la comunità cristiana offre per la loro crescita integrale”.

“Davvero abbiamo ‘un popolo numeroso’, parafrasando lo slogan della visita del Papa a Milano”.

L’evento annuale dei cresimandi “nasce – spiega Marelli – dal desiderio dell’arcivescovo di Milano di incontrare tutti i ragazzi della Confermazione, non avendo la possibilità di celebrare personalmente la Cresima ogni anno in ciascuna parrocchia. Grazie a questo desiderio, condiviso da tutti gli arcivescovi, dal cardinale Colombo sino al cardinal Scola, l’incontro dei cresimandi si è articolato come una vera festa dello Spirito che coinvolge tutta la Chiesa ambrosiana”. La macchina organizzativa è particolarmente complessa? “Sì, l’incontro dei cresimandi è un unicum della nostra Chiesa per come viene preparato e vissuto. La preparazione coinvolge tutti i ragazzi in un cammino di animazione e catechesi chiamato ‘100 giorni cresimandi’, itinerario che si svolge solitamente durante i tempi di Quaresima e di Pasqua”. I 100 giorni “immettono i ragazzi in una dimensione ecclesiale più ampia, propongono un’esperienza di Chiesa in cui essere protagonisti e promuovono la dimensione del gruppo come elemento determinante per la continuazione del percorso di fede dopo la Cresima, nell’età della preadolescenza e dell’adolescenza. Tutti questi elementi vengono ritrovati nella festa al Meazza”.

Solidarietà con Amatrice. Ma non sono solo i cresimandi a prepararsi. “Circa mille figuranti si attivano per settimane per realizzare le coreografie che rendono il momento di preghiera partecipato in una forma originale che associa i contenuti alle immagini che prendono forma in campo. I ragazzi ogni anno si lasciano entusiasmare dai movimenti dei figuranti che riescono a realizzare coreografie uniche, utilizzando materiali di basso consumo, come tessuti, ombrelli, cartoni…”. Non da ultimo, spazio alla carità. Quale microrealizzazione proporrete quest’anno ai ragazzi e alle famiglie che saranno al Meazza?

“Come ogni anno, i ragazzi della Cresima faranno dell’incontro a loro dedicato un’occasione di carità, sostenendo in questa edizione il progetto di ricostruzione della ‘Casa del futuro’ di Amatrice”.

Dopo il terremoto dello scorso agosto, “la Chiesa di Rieti intende dare un segno di speranza ai giovani del territorio, riedificando una casa di accoglienza per gruppi giovanili e dando nuova anima a un territorio ferito”. I cresimandi di Milano saranno dunque con il cuore assieme agli amici di Amatrice.

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