Patrizia Neroni

ACQUAVIVA PICENA – Ad Acquaviva Picena proseguono gli appuntamenti sulla catechesi sul Libro degli Atti degli Apostoli tenute dal parroco don Alfredo. Martedì 14 marzo alle ore 21:15 nella chiesa di san Niccolò si è svolta la seconda serata, il capitolo affrontato è stato quello che ha riguardato il discorso e il martirio di santo Stefano. Don Alfredo, dopo aver letto insieme ai presenti la preghiera sulla Parola di Dio ha invitato i presenti a leggere il settimo capitolo del Libro degli Atti, don Alfredo agli intervenuti ha fatto notare che al momento della lapidazione di Stefano era presente già Saulo, futuro san Paolo, ma che in quell’istante era un nemico dei cristiani. “Quasi tutto il Libro degli Atti è incentrato sulla figura di Paolo, sui suoi viaggi, sulla sua predicazione” ha proseguito don Alfredo. “Ci sono delle somiglianze tra la situazione in cui si trova il Protomartire e Gesù: vengono entrambi portati nel Sinedrio ed entrambi interrogati”. Don Alfredo poi ha detto: “Stefano non ha paura di perdere la propria vita per il Signore, fa un’accusa precisa, li chiama “Traditori” pur sapendo che sarebbe stato lapidato, ma la sua fede in Cristo Risorto gli da la forza per affrontare la situazione. Stefano aveva come esempio solo Gesù, lui è stato il primo martire della fede, mentre lui è stato poi da esempio per altri. Stefano ancora vivo è già risorto, perché sul suo volto traspare la luce vera che viene da Dio, egli vede la Gloria del Signore. Vede Gesù alla destra del Padre. Mentre parla lo Spirito Santo agisce in lui”. “Quelli seduti nel Sinedrio vedevano il lui il volto di un Angelo” ha spiegato don Alfredo poi ai presenti” Ecco un angelo è un messaggero, Stefano era un messaggero del messaggio di Salvezza di Dio, ma non si è limitato a raccontare la storia dei Padri, santo Stefano ha vissuto il Cristo Risorto, in lui c’era Gesù. Gesù cambia la vita delle persone. La vita spirituale è soprattutto vivere in Cristo, non importa dove ci troviamo o chi abbiamo di fronte l’importante è che Gesù viva in noi. Lui ci indica la strada”. Al termine è stato ritagliato un po’ di tempo per dare spazio a riflessioni e domande.

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