GROTTAMMARE – “Alziamo la voce quando in molti scelgono un prudente silenzio”. Così Don Luigi Ciotti ha chiuso l’incontro, tenutosi in forma riservata per motivi di sicurezza presso la Sala Consigliare del Comune di Grottammare.
Un incontro seguito appassionatamente da una platea trasversale, come trasversale a livello nazionale è la rete di associazioni che compone Libera.
L’incontro si inserisce nel percorso di iniziative organizzate dal Coordinamento di Ascoli Piceno in preparazione al 21 marzo, la “Giornata della Memoria e dell’Impegno” che si terrà quest’anno a Grottammare.
Ed è stato proprio Don Luigi Ciotti a ricordare ai presenti come la giornata sia nata e perché sia tanto importante, non solo per Libera ma anche per tutta la società civile: “abbiamo un debito con chi è stato assassinato, se non sentiamo che quei proiettili hanno colpito anche noi la nostra memoria diventa retorica”.
Il 21 marzo nasce per questo motivo: per fare memoria di coloro che hanno perso la vita a causa della violenza della criminalità organizzata, ma con la volontà forte di trasformare questa memoria in un impegno concreto per cambiare questa società.
Don Luigi ci ha ricordato che ognuno di noi “deve chiedere conto della propria parte di responsabilità” poiché “nessuno è insostituibile ma nessuno può agire al posto nostro” e che bisogna lavorare insieme, con responsabilità, affinché la democrazia che tutti viviamo offra realmente giustizia e dignità umana.
E proprio sui diritti e sulla dignità Don Luigi fa un lungo excursus: dal suo impegno per gli ultimi insieme al Gruppo Abele, ai problemi che maggiormente animano le pagine dei giornali in questo periodo: i migranti, i giovani, i quattro milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà assoluta.
Su queste tematiche Don Luigi ci invita a interrogarci insieme per capire come migliorare e ci ricorda l’importanza di “distinguere per non confondere” e di prendere le distanze dai “mormoranti”: persone che hanno il coraggio di sollevare interrogativi e questioni solo quando è troppo tardi e solo in modo distruttivo.
Prosegue ricordandoci che è dall’opera quotidiana, continua, di cittadini responsabili che si può trasformare la domanda di cambiamento che viene da tutto il Paese in un cambiamento reale e che bisogna con forza distinguere la vera politica, quella a servizio del bene comune, da quella che opera per il proprio interesse e che Don Luigi ha giustamente definito “criminalità politica ed economica”.
Memoria e impegno dunque, declinato in sfaccettature diverse, ma sempre nell’obiettivo di “saldare insieme legalità e responsabilità per costruire civilità e diritti”.

Il Coordinamento di Libera Ascoli Piceno invita dunque tutta la cittadinanza a partecipare alla manifestazione che si terrà il 21 marzo a Grottammare per ribellarci all’impotenza, assumerci la nostra parte di responsabilità e “condividere insieme il morso del più”.

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