SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Straordinario successo di pubblico all’inaugurazione della mostra di Rosa Maria Badalini tenutasi nel pomeriggio di sabato 18 febbraio presso la Palazzina Azzurra. Una mostra unica ed originale, curata nei minimi dettagli, che ha messo in luce il talento naturale dell’artista attraverso i soggetti delle sue opere: gli scorci dei borghi piceni, le barche del porto di San Benedetto, i fiori e i ritratti. L’esposizione, curata dal direttore artistico Claudia Cundari, è stata arricchita anche dall’allestimento dei costumi di Carnevale realizzati dalla Badalini per i suoi amici, con i quali, in passato, ha organizzato gruppi mascherati che hanno sfilato con successo al Carnevale di Venezia.

Ad aprire l’inaugurazione Brunilde Crescenzi, consigliere comunale, che ha brillantemente introdotto la mostra, spiegando la sua suddivisione per aree tematiche, vista la complessità e la vastità delle opere esposte, e presentando Rosa Maria Badalini come persona dal carattere schivo e riservato che ha sempre amato osservare la natura e dipingerla. La Crescenzi ha ringraziato l’Amministrazione Comunale: il Sindaco Piunti e l’Assessore alla cultura Ruggieri. Il Sindaco ha preso la parola per parlare dell’importanza di questa mostra come manifestazione che valorizza dal punto di vista intellettuale la città, sottolineando che San Benedetto non è certo un deserto culturale. L’Assessore alla cultura, Ruggieri, ex alunna dell’artista, ha ricordato la Badalini insegnante di disegno paziente e con la voglia di far conoscere la città rivierasca attraverso i disegni, che faceva eseguire agli studenti dando, come spunti, i soggetti che più la rappresentavano, come ad esempio le barche in attesa, di cui sono presenti diversi quadri alla mostra e che sono stati, per Ruggieri, un  tuffo nel passato.

La parola è passata, quindi,  ad Annalisa Zambon, veneziana doc, che ha collaborato all’organizzazione della mostra. La Zambon ha catturato l’interesse del pubblico con un excursus sul Carnevale di Venezia dal settecento in poi, parlando delle maschere come modo per consentire l’anonimato alle persone di tutti i ceti, permettendo loro di avere delle possibilità che negli altri periodi dell’anno non erano consentiti, e raccontando simpatici aneddoti a riguardo.

Non poteva mancare un intervento dell’artista stessa che ha voluto salutare e ringraziare tutti i presenti con poche parole vista l’emozione e la sua evidente riservatezza.

Il momento dell’inaugurazione si è concluso con la presentazione della parte artistica dell’Avv. Giorgio Mataloni, che partendo dal percorso di formazione, ha portato alla comprensione della Badalini come donna, come insegnante e come artista. Rosa Maria ha iniziato gli studi artistici nella città di Fermo presso scuola del professor Giuseppe Pende, grande artista e appassionato e profondo conoscitore della Storia dell’Arte. Rosa Maria apprende la tecnica: il segno, l’uso del pennello, la capacità di applicarla sul telo e su altri supporti; dopo due anni si trasferisce a Parma per frequentare l’Istituto Statale di Arte “Paolo Toschi”, dove ha avuto la possibilità di conoscere tutti i grandi della Storia dell’Arte italiana. È iniziato quindi il percorso professionale, l’insegnamento, che la porta a girare diversi paesi del piceno e ad avere l’occasione di dipingere gli scorci dei centri storici. Lo stile è figurativo classico, non fine a se stesso, perché raffigura ciò che vede affinché gli altri lo possano vedere attraverso i suoi occhi ma con i loro sentimenti, non vuole mai farsi apprezzare per ciò che realizza e non intende raggiungere nessuna notorietà ma vuole solo trasmettere a se stessa e a ciascuno di noi le sensazioni che avverte quando il pennello scivola e appare vibrare sulla tela.

Nei giorni successivi all’inaugurazione si è registrato un afflusso di visitatori oltre le previsioni, segno del grande interesse per una mostra di valore ricca di scorci familiari di San Benedetto e del piceno. La mostra rimarrà aperta fino al primo marzo e potrà essere visitata ogni giorno, tranne il lunedì, secondo i seguenti orari: 10:00-13:00 e 16:00-19:00.

Si ringrazia Maria Boksa per le foto.

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1 commento

  • Anna
    26/02/2017 alle 17:10

    Mi fa tanto piacere sapere che la mostra di Rosa Maria sia stata apprezzata e mi fa ancora più piacere leggere l'articolo scritto su di lei che centra in pieno il suo carattere,la sua riservatezza e perché no,la sua modestia,tutti elementi fin troppo presenti nella sua vita quotidiana.Non sono capace di esprimere in pieno tutta l'ammirazione che ho sempre avuto nei confronti di mia cugina Rosa Maria che per me è come una sorella,nonostante i km. e il mare che ci ha sempre separate,ma anche se la frequentazione si è limitata ad un breve periodo estivo,tra noi c'è tanta intesa anzi complicità.Brava Rosy complimenti

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