Lettera della Caritas mese di Febbraio 2017

Carissimi,

il prossimo 8 febbraio si celebra la memoria di S. Bakhita, più conosciuta come “mamma Moretta”. Nata nel Sudan nel 1869, fu rapita all’età di sette anni, venduta più volte, conobbe sofferenze fisiche e morali, che la lasciarono senza un’identità. Sono i suoi rapitori a darle il nome che significa «fortunata». Nel 1882 viene comprata a Kartum dal console Italiano Calisto Legnani e diventa la bambinaia della famiglia di Augusto Michieli . Conosciuta la fede cristiana il 9 gennaio 1890 chiede il battesimo prendendo il nome di Giuseppina. Divenuta suora per servire Dio, che le aveva dato tante prove del suo amore, muore l’8 febbraio del 1947. Per cinquant’anni ha ricoperto compiti umili e semplici offerti con generosità e semplicità.

Proprio nella memoria liturgica di Santa Bakhita, che conobbe nella sua vita le sofferenze della schiavitù, da tre anni si celebra la giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. In questo momento critico della storia, in cui in tutto il mondo si va chiudendo violentemente l’accesso all’asilo, “i bambini sono i primi a soffrirne”, ci ricorda spesso Papa Francesco, “subendo a volte torture e violenze corporali, che si accompagnano a quelle morali e psichiche, lasciando in essi dei segni quasi sempre indelebili”. Proprio i minori migranti e rifugiati, quando viaggiano non accompagnati, sono praticamente invisibili al mondo e costituiscono una facile preda per i trafficanti di ogni tipo, finendo spesso vittime di violenza sessuale. Negli ultimi trent’anni, si calcola che sono stati circa 30 milioni i bambini coinvolti nella tratta.

Parte da questi dati drammatici l’invito a celebrare la terza Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che avrà come filo conduttore proprio il tema “Sono bambini! Non schiavi!”.

In diocesi ci ritroveremo per una veglia di preghiera giovedì 9 febbraio presso alla Chiesa della Gran Madre di Dio alle ore 21.00. Sarà animata dalle Oblate del Redentore, dall’ufficio pastorale Migrantes e dalla caritas Diocesana.

Tutta la comunità cristiana è inviata a partecipare per pregare e per ricordare a questo nostro mondo che ci sono ancora schiavi e, quel che è peggio, ci sono bambini ridotti a schiavitù.

O Dio, aiutaci a contrastare con la nostra vita ogni forma di schiavitù. Ti preghiamo insieme a Santa Bakhita perché la tratta di persone abbia termine. Donaci saggezza e coraggio per farci prossimo di tutti coloro che sono stati feriti nel corpo, nel cuore e nello spirito, così che insieme possiamo realizzare la tua promessa di vita e di amore tenero e infinito per questi nostri fratelli e sorelle sfruttati. Tocca il cuore di chi è responsabile di questo grave crimine e sostieni il nostro impegno per la libertà, tuo dono per tutti i tuoi figli e figlie.

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