ospedale foto“Ogni anno, la lebbra contagia 211.000 persone di cui 19.000 bambini: un nuovo caso ogni 2 minuti. La lebbra, esiste ancora e in alcuni Paesi è anche in aumento”.
Lo afferma Guido Barbera, presidente di Voglio vivere Onlus , membro dell’Unione internazionale delle associazioni Raoul Follereau, in vista della 64° Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra del 28 e 29 gennaio, un appuntamento voluto da Raoul Follereau nel 1954 . “Dagli anni ’80 si sono raggiunti grandi risultati nel trattamento della lebbra – ricorda -. Più di 16 milioni di persone sono state guarite e la malattia è progressivamente diminuita in molti Paesi. Purtroppo, però, negli ultimi 10 anni abbiamo constatato che la malattia non diminuisce più: stagna a circa 211.000 nuovi casi ogni anno. Questo malgrado i progressi realizzati in materia di diagnostica e cura. Per diminuire il contagio, dobbiamo arrivare a rintracciare i malati il prima possibile per metterli sotto trattamento; occorre moltiplicare le visite in seno alle comunità e non aspettare che le persone contagiate si rechino loro stesse in uno dispensario, perché, troppo spesso, in questi casi la lebbra è già ad uno stadio molto avanzato e certe lesioni si rivelano irreversibili”.
Tra gli altri aspetti importante a livello preventivo, la ricerca nel campo della chemio-profilassi per le persone sane che vivono in ambienti ad alto rischio e un regime di cure più potenti e più rapide.

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