Kochc“La storia della Riforma, il cui inizio, cinquecento anni fa, viene commemorato quest’anno, è segnata non solo dalla riscoperta del vangelo della grazia gratuita di Dio, ma anche da dolorose divisioni”.
Lo ha ricordato il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, nel saluto rivolto al Papa al termine dei Vespri celebrati nella basilica di San Paolo, prima della benedizione apostolica. “Il pentimento e la purificazione della memoria storica devono avvenire sotto il segno della riconciliazione, riconciliazione che può nascere soltanto dall’iniziativa di Dio e che rappresenta il dono che Dio fa a noi uomini e all’intero cosmo”, ha proseguito Koch: “Nel lasciarci riconciliare da Dio in Cristo, dobbiamo noi stessi annunciare la riconciliazione di Dio, ci dobbiamo impegnare nella promozione della riconciliazione tra i cristiani e dobbiamo lasciarci spingere dall’amore di Cristo”.
“L’amore è il motore di ogni sforzo ecumenico”, ha concluso il cardinale ringraziando Francesco per aver posto “l’impegno ecumenico per la ricomposizione dell’unità dei cristiani” tra le “priorità pastorali” del suo Pontificato: “Il vero amore non cancella le legittime differenze tra le Chiese cristiane, ma le conduce insieme, riconciliate, ad una più profonda unità”.

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