Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – A Montelparo, la settimana che ha portato alla rievocazione storica del “Baccalà di Sant’Antonio Abate” (16-22 gennaio 2017), è stata una di quelle difficilmente dimenticabili!
Una serie incredibile di difficoltà ha colpito questo nostro piccolo centro (come i paesi vicini)!
Una coltre di neve, che ha superato abbondantemente il metro di altezza, si è posato su di noi e ha prodotto difficoltà immense!

Già da lunedì 16 gennaio un’importante e vasta zona di Montelparo ha avuto il distacco dell’energia elettrica che, per vastissime zone rurali, è perdurato fino al venerdì 20 gennaio!
E’ semplice comprendere quanto grande sia stato il disagio!

Per cinque lunghissimi giorni senza illuminazione, senza riscaldamento (in molte case, vista la temperatura esterna, si era di poco sopra lo zero termico!) e con la neve che continuava a cadere. Per moltissimi anche l’impossibilità assoluta di poter uscire dalla propria abitazione!

Le strade, anche quelle rurali, sono state liberate abbastanza prontamente dai mezzi del comune (coadiuvati alla grande dalla Protezione Civile, Vigili del Fuoco e dall’Esercito nonché da numerosi encomiabili volontari! Tra di loro un piccolo gruppo di richiedenti asilo politico ospitati dalla cooperativa La Sorgente a Montelparo!
Essi hanno dato una mano per ripulire le strade del paese bloccato dalla neve. I ragazzi provenienti dalla Nigeria, dal Camerun e dalla Costa d’Avorio che per la prima volta hanno visto la neve, hanno voluto dare il loro contributo per aiutare la comunità di Montelparo che li ha accolti!).
Le strade private situate in aperta campagna (e, tra queste, anche quelle che ospitano persone a rischio) sono risultate invalicabili per molto tempo!

E’ facilmente immaginabile comprendere quanti disagi e quante preoccupazioni si fossero abbattute in queste famiglie!
Non fosse bastato tutto quanto detto sopra, anche il terremoto ci ha messo il suo carico portando anche paura e terrore!
Nonostante le difficoltà, però, dal giovedì 19 gennaio, l’organizzazione della Rievocazione Storica era pronta a ricevere le migliaia di appassionati!

Le strade provinciali e le maggiori arterie erano state aperte grazie all’aiuto decisivo e fondamentale di Esercito, Protezione Civile e Volontari provenienti da ogni parte d’Italia! Come di consuetudine (il giovedì) a tarda sera i “festaroli” hanno potuto effettuare l’assaggio per determinare la qualità di quanto preparato!

Insomma, è stata durissima, ma la voglia di non mollare e di dare una scossa, ma quella giusta, hanno avuto il sopravvento!!!!

Tutto questo esposto, però, c’è da dire che l’emergenza dovuta al terremoto dell’Agosto e dell’Ottobre scorso, ha tolto ai fedeli, momentaneamente, l’uso di tutte le splendide chiese montelparesi! La neve ha ricoperto, poi, di una coltre impenetrabile anche quella dei Santi Pietro e Silvestro che, concessa in uso dal Comune alla parrocchia, non è stata potuta utilizzare!

Come fare per poter celebrare la Santa Messa in onore del Santo Antonio Abate? Un’illuminata intuizione del Priore di San Michele Arcangelo ha fatto si che la Santa Messa, per questa importantissima ricorrenza storica (che ha visto arrivare a Montelparo migliaia e migliaia di appassionati del famoso baccalà), fosse stata organizzata e celebrata addirittura all’interno del locale (sia pure minuscolo) Circolo-Bar IL MURELLO! I gestori, comprendendo perfettamente le obiettive difficoltà della parrocchia, si sono dimostrati disponibilissimi! Questo locale, d’altronde, si trova, niente meno che, in quella che era la Cripta della sovrastante Chiesa di San Gregorio Magno.

Il Vescovo Carlo, ovviamente informato dal Priore Parroco della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Montelparo Agostino Maiolini, ha prontamente concesso l’autorizzazione a celebrarvi la Messa e ha per l’occasione inviato a tutti i Montelparesi un messaggio di solidarietà!

Insomma, quest’anno è stata durissima ma, vista l’affluenza di così tanta gente, si può certamente affermare che la rievocazione è riuscita ancora!

Tutto sembrava remare contro, ma, forse, il Santo Antonio Abate ha voluto proteggere ancora una volta questa coraggiosa e intraprendente popolazione montelparese!!!

I simulacri del Santo, “imprigionati” come sono nelle Chiese terremotate, non sono ovviamente apparsi in questa che era, normalmente, una domenica destinata alla processione con le stesse portate a spalla dai “Festaroli”!

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