VIolenzaLa Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II” aderisce all’appello al Governo e al Parlamento ad approvare rapidamente le leggi per rafforzare la lotta alle mafie, già firmato da Libera, Avviso Pubblico, Legambiente e Cgil, Cisl e Uil.
L’usura – si legge in una nota – è un fenomeno strettamente collegato alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale, secondo l’esperienza ventennale maturata dalle 28 Fondazioni antiusura italiane riunite nella Consulta”. “Il denaro concesso in prestito a usura è spesso il ricavato delle attività illecite delle cosche mafiose”, ricorda la Consulta, sottolineando che “l’anno scorso la normativa di prevenzione e contrasto dell’usura ha celebrato venti anni di vita”. “Dalla sua promulgazione il contesto storico, economico e sociale in cui si diffonde l’usura è variato notevolmente”, si rileva nella nota, evidenziando che “necessita di una riforma urgente che renda la normativa più aderente alle necessità delle persone indebitate e vittime di usura”. Secondo la Consulta, “le vittime di usura che hanno il coraggio di denunciare gli usurai spesso si trovano in condizioni di emarginazione sociale ed economica, hanno davanti a loro il mercato del lavoro e del credito sbarrato, è preclusa ogni possibilità di procurarsi i mezzi di sostentamento personale e per la famiglia”. Per questo, relativamente agli aiuti pubblici, “è necessario, che quei fondi siano usufruibili in tempi brevi per arginare lo stato di povertà in cui finiscono le vittime di usura”.
La Consulta nazionale antiusura unendosi “all’appello lanciato nei giorni scorsi dagli organismi di lotta alle mafie” auspica che “le iniziative legislative, frutto del lavoro della commissione Antimafia, concludano l’iter legislativo di approvazione” prima di una possibile fine anticipata della legislatura.

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