Di Teo Amatucci

CASTIGNANO – I ragazzi della prima media di Castignano agli incontri di catechesi durante l’avvento, hanno sviluppato delle riflessioni aiutati da 4 verbi: “accorgersi”, “uscire da noi”, “essere attenti ai segnali”, “accogliere l’imprevisto”.
Hanno “postato” simbolicamente le loro intenzioni su un cammino che porta a far posto a Gesù nel proprio cuore.

Quando ho visto il presepe realizzato da Don Tiziano presso l’oratorio parrocchiale (che attualmente è anche la nostra chiesa), ricordandomi il verbo “accogliere l’imprevisto” mi ha suscitato questa breve riflessione.

Profeticamente, un paio di anni fa, quando fu ristrutturato il nostro oratorio, in chiesa fu realizzato un modellino in cartone del nostro oratorio e fu utilizzato come ambientazione del presepe.
In quell’occasione volevamo simboleggiare che Gesù nasceva nel nostro oratorio, quindi in mezzo a noi.
Oggi, le nostre chiese terremotate e le nostre comunità sconvolte dal dolore e dai disagi devono vedere in San Giuseppe un maestro perché ha saputo “accogliere l’imprevisto” fidandosi di Dio.
Anche noi oggi siamo chiamati ad accogliere questo imprevisto con la mitezza di Giuseppe.

Nella vita il Signore ha dato a ciascuno un compito, e nessuno è stato dimenticato dal Padre.

 

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