ProfughiIn occasione della giornata internazionale dell’Onu per i diritti umani, la Comunità di Sant’Egidio ha ricevuto questa mattina il “Premio per la pace Giuseppe Dossetti” per l’impegno profuso nel progetto dei corridoi umanitari con l’obiettivo di “combattere la tratta degli esseri umani” salvando “chi fugge dalle guerre, in un modo sicuro per sé e per tutti”. Il riconoscimento, giunto alla IX edizione, è stato conferito dal presidente della Giuria, Pierluigi Castagnetti, per la sezione riservata alle associazioni, nel corso della cerimonia che si è svolta nell’aula magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Ritirando il premio a nome della Comunità di Sant’Egidio, Gianni La Bella ha spiegato che il progetto nasce dal “desiderio di rompere quella cultura dell’impotenza che si crea davanti alle immagini di morte nel Mediterraneo” ed è un modello replicabile anche in altri Paesi europei. Il progetto dei corridoi umanitari, interamente autofinanziati, prevede – si legge in una nota – l’arrivo di 1.000 profughi in Italia entro il 2017”.
“Fino ad oggi sono già giunte nel nostro Paese, grazie al rilascio di visti umanitari, 500 persone in condizioni di ‘vulnerabilità’ (famiglie con bambini, disabili, malati, anziani), in larga parte siriani in fuga dalla guerra”, prosegue la nota, che sottolinea come “l’ospitalità e l’integrazione sono garantite grazie ad una rete sorta attorno ai promotori del progetto, accompagnata dalla generosità di associazioni e parrocchie, di tante famiglie italiane e singoli cittadini”.

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