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Mons. Chiaretti, dalla terra umbra alla costa adriatica… nel cuore d’Italia

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di lauretanum

Una breve rubrica per conoscere la storia dei tre vescovi: Mons. Chiaretti, Mons. Gestori e Mons. Bresciani della “nuova” diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.

DIOCESI – Giuseppe Chiaretti, primo Vescovo della nuova Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, nasce a Leonessa il 19 aprile 1933; a undici anni, il 7 aprile del 1944 assiste all’uccisione di don Concezio Chiaretti durante la strage di Leonessa e ciò segnerà la sua vita sacerdotale. È inoltre nipote della vittima civile dell’attentato di via Rasella Antonio Chiaretti.

Viene ordinato sacerdote l’8 dicembre 1955.

Il 7 aprile 1983 è eletto Vescovo delle Diocesi unite in persona episcopi di Montalto e Ripatransone – San Benedetto del Tronto e Abate dell’Abbazia di Montesanto. Quest’ultima assume la citata denominazione proprio al momento della sua entrata in carica, per atto del predecessore Vincenzo Radicioni. È dunque Monsignor Chiaretti che riunisce definitivamente le due Sedi, il 30 settembre 1986, nell’attuale Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.

La consacrazione episcopale avviene a Spoleto il 15 maggio 1983 ad opera del cardinale Sebastiano Baggio. Sacerdote di vasta cultura, studioso di San Giuseppe da Leonessa e abile oratore, Monsignor Chiaretti è in seguito promosso Arcivescovo e assegnato alla Sede di Perugia – Città della Pieve (il giorno 9 dicembre 1995), di cui prende possesso il 28 gennaio 1996, succedendo a Monsignor Ennio Antonelli. È stato Vicepresidente della CEI e Presidente della Conferenza Episcopale Umbra. Inoltre è Membro del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Nel 2003 l’Arcivescovo si è schierato decisamente contro il Registro delle unioni civili istituito dal Comune di Perugia. Alterni sono stati i rapporti con le Istituzioni regionali umbre. Nel 2005 Chiaretti si reca in visita al Consiglio, mentre, solo un anno dopo, desta sorpresa una sua definizione di «regime» sessantennale rivolta all’Amministrazione di sinistra. Un episodio sui generis ha contrapposto l’Arcivescovo alla Lega Calcio per la decisione di far giocare la partita Perugia – Inter il giorno di Pasqua (il giorno 11 aprile 2004). Il 16 luglio 2009, in accoglimento alla sua rinuncia all’ufficio pastorale per raggiunti limiti d’età, e a seguito della nomina del suo successore, viene nominato Amministratore apostolico di Perugia – Città della Pieve, assumendone il titolo di Arcivescovo Emerito il 4 ottobre 2009.