Don ClaudioDi lauretanum

DIOCESI – In una mattinata di metà autunno, già colorata da tante sfumature di foglie, in una Città dai toni caldi, come quella di Macerata, presso la Sede della Facoltà di Lettere, qual’è quella di Palazzo Ugolini, un nostro caro sacerdote, già laureato nella triennale, ha concluso con successo un’ulteriore tappa del suo cammino accademico.
Don Claudio Capecci, ordinato Presbitero dieci anni fa per la nostra amatissima Chiesa diocesana, e a oggi Vicario parrocchiale della Comunità cristiana di San Pio X in San Benedetto del Tronto, ha raggiunto Giovedì 10 novembre u. s., discutendo davanti alla Commissione di Laurea una Tesi sulla storia contemporanea della nostra Chiesa particolare, il prestigioso traguardo della Laurea magistrale in Ricerca storica e Risorse della Memoria.
Presenti alla Cerimonia i Genitori del sacerdote ripano, due confratelli diocesani, e diversi amici e compagni di studio nel novello Dottore.

La mattina è stata vissuta intensamente da tutti i partecipanti; l’orario, previsto abbastanza presto, e poi procrastinato per un impegno istituzionale del Relatore della Tesi, impegnato non solo come Docente, ma anche come Sindaco, ha impegnato ciascuno a raggiungere la Città capoluogo di Provincia del Poeta de “L’Infinito” con mattiniera solerzia. Quindi l’attesa è stata infine premiata: convocati tutti all’interno dell’Aula “Confucio”, il candidato, interrogato prima dal Relatore, e subito dopo dalla Correlatrice, ha dato prova della sua preparazione, illustrando passo per passo la genesi e lo sviluppo del suo lavoro. Quest’ultimo è suddiviso in tre passi, proprio perché muove dalla fine dell’episcopato del compianto Vescovo Vincenzo Radicioni (in carica fino al 1983, argomento della Tesi scritta da don Claudio per la Laurea triennale nella stessa disciplina accademica) approdando al ministero del suo successore, Giuseppe Chiaretti.
Poi il capitolo dedicato al lungo episcopato di Gervasio Gestori, Vescovo diocesano dal 1996 al 2013. Infine l’accenno all’episcopato di Monsignor Carlo Bresciani, con l’accento posto soprattutto sulla Caritas, l’Unitalsi e le altre iniziative di volontariato della nostra Chiesa locale. Dopo la proclamazione dell’eletto, e la rituale “incoronazione” col mitologico alloro, un applauso e un brindisi lo hanno festeggiato.

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