Terremoto43La Caritas diocesana

DIOCESI – Mentre i media parlano sempre di meno del sisma che ha colpito un territorio davvero ampio anche nella Marche, tra la gente dei nostri paesi dell’entroterra e quella accolta sulla costa, sempre di più si avverte la paura, lo smarrimento e il senso di incertezza.

Questa situazione chiede alla nostra comunità cristiana azioni di prossimità consistenti essenzialmente in una discreta ed accogliente vicinanza fatta di ascolto, di preghiera comune, di animazione e di rilevazione dei bisogni.

In questi giorni i preti e le Caritas parrocchiali hanno cercato di fare una prima mappatura, grazie alla disponibilità della protezione civile e delle strutture ricettive, per quanto riguarda l’accoglienza sulla costa. La situazione, soggetta a continue variazione, è la seguente:

  • Zona di Martinsicuro – referenti don Patrizio e Rosita
    1. Hotel Mediterraneo 38 persone (Camerino – Acquasanta)
    2. Hotel San Remo 155 persone (Diocesi di Ascoli)
    3. Parco Hotel 200 persone (Maceratese)
    4. Villa Luigi 40 persone (Caldarola)
    5. Hotel Bruna 32 persone (Acquasanta – Camerino)
    6. Camping Riva Nuova 275 persone (Acquasanta e frazioni + parroco)
    7. Camping Amedeo D’Aosta 200 persone (Acquasanta e fazioni)
  • Zona di Porto d’Ascoli – referenti don Anselmo e Domenico
    1. Danubio 70 persone (Diocesi di Ascoli)
    2. Hotel Persico 80 persone (Diocesi Ascoli)
    3. Hotel Solarium 100 persone (Diocesi di Ascoli)
    4. Hotel Maestrale 50 persone (Diocesi Ascoli)
    5. Hotel Canguro
    6. Hotel Poseidon
    7. Domus
  • Zona San Benedetto – referenti don Peppe e Stefano
    1. Hotel Relax 205 persone (Accumoli e Amatrice)
    2. Hotel Progresso
    3. Hotel Bolivar 60 persone (Accumoli e Amatrice)
    4. Hotel Desireè 70 persone (Accumoli e Amatrice)
    5. Hotel Calabresi
  • Zona di Monteprandone – referente don Pino
    1. Hotel del Cavaliere
  • Zona Grottammare – Cupra – referenti don Andrea e Lorenzo

Provenienti dai territori toccati dal sisma di Caldarola (MC) – Montegallo- Roccafluvione – Camerino – Castel di Lama – Fermo – Ussita – Pieve Bovigliana – Grottammare- Tolentino  – San Ginesio – Corinaldo: Gli hotel che hanno fatto accoglienza sono:

  1. Hotel Parco dei Principi 40 persone
  2. Hotel Lo squalo 50 persone
  3. Hotel Roma 70 persone
  4. Hotel La perla Preziosa             291 persone
  5. Hotel Concorde 50 persone
  6. Hotel Jerry 95 persone

Presso Cupra Marittima:

  1. Camping Calypso
  2. Villaggio Verde Cupra
  3. Hotel Anita

Per quanto riguarda la zona internale notizie che abbiamo per ora sono queste:

  • Montemonaco: centro storico e quasi tutte le frazioni sono chiuse. E’ presente la protezione civile. Circa 50 persone sono in strutture sulla costa; alcune ora sono ospitate a Casa Gioiosa. E’ partito un ‘gemellaggio’ con le comunità parrocchiali di Grottammare coordinato da don Dino e già si sono messe in atto alcune iniziative.
  • Force: centro storico chiuso, anche la casa canonica è lesionata. E’ presente la protezione civile. Circa 200 persone in palestra. Si sta attivando un gemellaggio con l’Azione Cattolica diocesana.
  • Rotella: il centro storico chiuso, una decina di anziani sono in una struttura del comune.
  • Comunanza: centro storico in parte chiuso, 200 persone dormono in palestra quasi tutte per paura, tantissimi scendono ogni sera sulla costa.
  • Cossignano: centro chiuso, 17 Ordinanze di sgombero immediato. Le persone coinvolte hanno trovato una sistemazione grazie al C.A.S.
  • Montelparo, Colonnella e altri comuni registrano danni a chiese e strutture.

L’8 novembre, nella nostra sede Caritas di San Benedetto del Tronto, si è svolto l’incontro tra la Caritas Italiana e le delegazioni Caritas delle Marche, del Piemonte-Valle d’Aosta, della Liguria, dell’Emilia Romagna e della Calabria. Accanto alle Caritas delle Diocesi marchigiane colpite dal sisma – Ascoli Piceno, Camerino-San Severino Marche, Fabriano-Matelica, Fermo, Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto – erano presenti anche tutte le altre Caritas della regione. Durante l’incontro si è condiviso il modello organizzativo e di intervento messo a punto a livello regionale per gestire la presenza in loco a sostegno della complessità che vivono le diocesi colpite. A livello regionale si è attivato il NOE – Nucleo Operativo Emergenze a partire dal 3 novembre scorso con l’obiettivo di sostenere le Caritas diocesane colpite, sia nella fase acuta dell’emergenza che in quella successiva. Don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, ha ricordato le linee di fondo dell’intervento Caritas: «Rimettere la comunità al centro degli obiettivi da realizzare, restare comunque accanto e a servizio delle persone colpite, in qualsiasi luogo si trovino, valorizzando la presenza della Chiesa locale anche vicino a quanti si sono dovuti allontanare dal territorio»..

Mercoledì 9 novembre sempre nella nostra sede si è svolto l’incontro con i referenti delle diverse zone della diocesi. Sono emerse le seguenti proposte quale possibile strategia di intervento a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto:

  • Costituzione in ogni parrocchia di un gruppo di adulti/giovani disponibile a vivere la prossimità negli Hotel per l’ascolto, la preghiera, l’animazione e il rilievo dei bisogni, magari coinvolgendo le diverse realtà parrocchiali a secondo delle necessità (es. ministri della comunione per la preghiera e la comunione agli anziani, i giovani della GMG per l’animazione, gruppo liturgico momenti celebrativi, ecc). Potrebbe essere un’opportunità per alcune parrocchie, che ancora non l’hanno, per costituire o rinvigorire la Caritas parrocchiale.
  • Incontro di preghiera diocesano per tutti i volontari delle comunità parrocchiali per giovedì 17 novembre alle ore 21.00 presso le Clarisse e invito a sensibilizzare le comunità parrocchiali, perché non dimentichino tanti fratelli e sorelle, anche attraverso la proposta di momenti di preghiera. Potrebbe essere un’occasione per educare la comunità alla prossimità, senza delegare la carità solo a qualcuno, portando i fratelli e le sorelle provati dal sisma nella preghiera e compiendo gesti di condivisione e solidarietà.
  • Coordinamento da parte della Caritas diocesana dei diversi interventi per non creare sovrapposizioni e sovraffollamenti in alcune parti e carenza di presenze in altre. Potrebbe essere un inizio o un potenziamento delle collaborazioni pastorali nelle diverse vicarie e un inizio di gemellaggi da portare ava . E’ importante un coordinamento con la diocesi di Ascoli Piceno che già anima alcune realtà prendendo contatto con don Paolo Sabatini (Agesci (cfr Allegato 1): Hotel Canguro a Porto d’Ascoli, Lo Squalo e La Perla preziosa a Grottammare; Azione Cattolica/GEN: hotel Persico; UNITALSI: Hotel San Remo (Martinsicuro); Maestrale e Solarium (Porto d’Ascoli), Danubio;
  • Animazione da parte delle Caritas parrocchiali del tempo di Avvento attraverso iniziative tese a sensibilizzare le comunità e gesti di prossimità nella zona interna e negli alberghi. Ogni zona potrebbe pensare ad iniziative per far vivere il Natale come momento di festa, di condivisione e fraternità magari evitando le cene per raccogliere fondi. Si potrebbe pensare ad invito pubblico da parte della Diocesi a sospendere botti ed altre esagerazioni tipiche del tempo di Natale.
  • Distribuzione di un segno di riconoscimento da indossare nella visita agli Hotel, non per cercare la visibilità, ma per aiutare la gente a riconoscere le presenze, visto che tanti girano per gli Hotel (si possono chiedere presso la Caritas diocesana: sono già disponibili)
  • Preparazione di un Vademecum per l’intervento pastorale negli alberghi perché tutti abbiamo chiaro l’obiettivo di questa presenza: portare Cristo agli ospiti mediante la vicinanza, l’amicizia e l’ascolto. Dove si dovessero riscontrare delle urgenze o delle necessità di tipo economico è importante segnalarlo alla Caritas diocesana.
  • Partecipazione alla chiusura dell’anno giubilare: sarebbe bello accompagnare quanti lo desiderano (tempo permettendo) alla chiusura dell’anno straordinario della misericordia.

Anche la Consulta laicale si è coinvolta per ora con l’Azione Cattolica (gemellaggio con Force) Fides Vita (hotel Relax); Centro Sportivo (proposte cfr allegato 2); Unitalsi (Danubio); Sono state scelte due chiese come punto di riferimento delle popolazioni accolte sulla costa perché oltre l’integrazione ci siano momenti che aiutino a mantenere la propria identità: presso la cappellina dell’Immacolata per la comunità di Accumuli ed Amatrice e presso la Chiesa della Domus a Porto d’Ascoli per la diocesi di Ascoli. Per gli altri nelle Chiese vicine agli Hotel. Per eventuali altre celebrazioni è bene prendere accordi con il parroco del territorio. E’ auspicabile animare la preghiera soprattutto dove ci sono gruppi di anziani abituati alla frequenza quotidiana della Chiesa.

aggiornamento-sisma-10-11-2016

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