Montalto delle Marche
Montalto delle Marche

Di Lauretanum

Leggi i precedenti articoli

Il primo passo della nostra storia si è mosso a Ripatransone

Nel solco di una solida tradizione la diocesi ripana cresce e si sviluppa

– Il Monte Patrizio eletto a diventare in Montalto città e diocesi

–  Le grandiose strutture da completare in una storia non sempre facile da conciliare

DIOCESI – Alla scomparsa del Vescovo di Ripatransone Luigi Boschi, con bolla di Pio XI del 18 dicembre 1924 la Chiesa ripana fu unita in personam episcopi a quella montaltese: pertanto il pastore in carica Luigi Ferri, assunse per primo il nome di Vescovo di Montalto e Ripatransone. Ferri visse davvero povero perché dava via tutto; la sua vita fu stimolo continuo alla santificazione. Devotissimo dell’Eucarestia, organizzò a Ripatransone il Congresso Eucaristico Inter-diocesano (dall’otto all’undici settembre 1932) e volle a San Benedetto del Tronto, nel 1939, l’Istituto dei Padri Sacramentini e il santuario dell’Adorazione, dove le sue spoglie riposano dal 1955. Determinante fu pure il suo interessamento per la fondazione, nel 1928, a Ripatransone del Monastero delle Passioniste e a Montalto delle Marche, nel 1939, dell’Istituto dei Padri Salvatoriani (Società del Divin Salvatore).

Dopo il breve episcopato del piemontese Pietro Ossola (1946-1951), il quale indisse nel 1948 nelle due Diocesi la Peregrinatio Mariae, che in tre mesi trascinò ai piedi della Vergine i fedeli di tutte le Parrocchie, il 19 marzo del 1952 fece il solenne Ingresso nelle due Diocesi Vincenzo Radicioni, originario di Numana (Ancona), che le ha rette fino al 6 aprile 1983. In questo lungo episcopato molte sono state le realizzazioni fatte nei Capoluoghi delle Diocesi e nelle varie Parrocchie, diverse di nuova istituzione; molte le iniziative intraprese nei vari campi. Dal 1952 al 1983 le due Diocesi sono state un cantiere: non c’è paese, non c’è Parrocchia, non c’è Istituto che non abbia un segno dello zelo e dell’intraprendenza di Radicioni.
Nei Capoluoghi di Diocesi
ha provveduto al restauro e all’ampliamento dei due Episcopi e dei due Seminari, al restauro e all’abbellimento delle due monumentali Cattedrali, elevate entrambe nel 1965 al grado di Basiliche minori e dotate nel 1974 della Cripta dei Vescovi; ha favorito la realizzazione a Montemonaco di un imponente centro di assistenza, che ha nome “Casa Gioiosa”, il cui fondatore è stato don Settimio Vallorani (1912-1983); a Ripatransone si è adoperato per l’istituzione del Collegio per i figli degli italiani emigrati all’estero presso l’Istituto delle Suore Teresiane; ha promosso le ricerche storiche sull’origine delle due Diocesi e ha voluto solenni Celebrazioni nel 1971, quarto centenario della Diocesi ripana.

(dati pubblicati dalla Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto)

 

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *