Di Silvio Giampieri

RIPATRANSONE – Il Vescovo Giuseppe Chiaretti, che in questi giorni si trova nella nostra diocesi in occasione dei festeggiamenti trentennali, ha avuto modo di visitare alcune realtà per apprezzarne i cambiamenti e ritrovare persone che furono a lui care durante il suo episcopato.

Nel breve itinerario nella memoria affettiva, non poteva mancare anche la visita alle comunità religiose che caratterizzano il nostro territorio.

Il presule ha avuto quindi occasione di recarsi anche a Ripatransone, accompagnato per l’occasione da Don Lanfranco Iachetti, per salutare in forma privata e ritrovare le Monache Passioniste del monastero della Maddalena.

Le religiose in cuor loro speravano in questa gradita sorpresa ed hanno vissuto una grande emozione nel ritrovare quello che fu il loro pastore in un periodo di particolari cambiamenti.

Tra essi, infatti, va ricordata la felice intuizione del Vescovo Giuseppe di istruire il processo diocesano per la causa di beatificazione della Serva di Dio Suor Addolorata Luciani, morta nel monastero ripano in fama di santità.

Visitando la chiesa che conserva le spoglie mortali della religiosa, Mons. Chiaretti ha lasciato nell’albo dei fedeli, questo suo personale pensiero:

“Cara Suor Maria Addolorata,
sono contento d’aver proposto la tua vita e la tua esperienza religiosa come segno di ammirazione da parte della comunità cristiana, che trova in te un bell’esemplare di vita consacrata e desidera imitarlo, invocando anche il tuo aiuto dal Cielo di Dio , ove continua la contemplazione già iniziata in monastero.
Ti preghiamo, perciò, di aiutarci, di aiutare l’intera Diocesi nel suo cammino di fede. Benedici anche tu le consorelle del monastero, che invocano anch’esse il tuo aiuto e la tua intercessione.
A lode di Dio e della Vergine Santa, la Mamma di Gesù, che hai amato tanto e pregato incessantemente. A lode di Dio il Misericordioso.
+ + Giuseppe Chiaretti Vescovo emerito
E già tuo vescovo per qualche tempo”.

Il Vescovo emerito ha poi avuto piacere di celebrare l’Eucarestia, sempre in forma privata, con la comunità di religiose passioniste.
Un momento davvero intenso per le monache ed il presule che hanno condiviso non solo i ricordi del passato, ma la preghiera e le speranze per il futuro della comunità monastica e della diocesi tutta.

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