SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Si è concluso, venerdì scorso, l’appuntamento estivo con il Santo Rosario, generalmente recitato all’aperto, nel giardino adiacente il complesso parrocchiale di Paolantonio. La serata conclusiva del 16 settembre, però, si è svolta internamente alla chiesa di San Giuseppe a causa delle temperature e delle precarie condizioni meteorologiche. A seguire, una Santa Messa celebrata dal parroco don Marco il quale, durante l’omelia, rivolgendosi ai fedeli presenti, ha detto:

“Gesù dice che sua madre è grande non solo perché mi ha generato e cresciuto ma soprattutto perché, prima di tutto, all’annuncio dell’Angelo ha ascoltato la Parola e ha detto di sì. Per questo Gesù ci dice <<Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano>>. Questa celebrazione di chiusura del Rosario estivo è una sorta di consegna: adesso questo Rosario deve continuare nelle famiglie, con i figli, con i bambini. Pregate insieme con Maria: non si prega Maria, ma con Maria perché Lei intercede per noi presso suo figlio Gesù. Perché e come pregare? Questo ce lo insegna ancora Maria, l’esempio dell’umiltà. Il termine <umile> rimanda a <terra>, cioè a chi sta in basso. Maria non è superba perché riconosce la sua piccolezza: Erode è sopra di lei, Giuseppe e la legge anche. Lei non è invidiosa, né gelosa, né irosa. Maria è umile, si è messa più in basso di tutti ma allo stesso tempo è gioiosa perché quello che nasce da lei è meraviglioso ed utile. Noi, invece, siamo superbi e tristi. Inoltre, Maria nonostante le condizioni esterne e i mutamenti, non cambia mai, rimane fedele sempre e comunque. E beate le famiglie dove c’è questa sapienza, dove tutti decidono di essere <<terra terra>>, cioè umili … perché,  anche se le cose intorno cambiano, in una famiglia simile non muta nulla, tutto rimane fedele: il matrimonio, i figli, ecc.. E come si fa ad ottenere questo? Questo non si compra, si chiede nella preghiera. La consegna di questa sera, dunque, è fare delle vostre famiglie una preghiera costante. Non vergognatevi mai di dire il Rosario: da esso scaturiscono molte grazie se riuscite a non metterlo da parte. Chiediamo infine a Maria di renderci  come Lei, cioè una cosa sola con suo figlio Gesù Cristo.”

Inoltre, al termine della celebrazione, prima di partecipare al rinfresco preparato per l’occasione, don Marco ha invitato tutti i presenti a recarsi nel giardino per posare, ciascuno, una candela sotto la statua della Madonna, come simbolo dell’impegno e della promessa di tenere accesa la luce della fede nel corso del nuovo anno. L’appuntamento, infatti, è per il 25 giugno prossimo, data che ogni anno celebra la riapertura del Santo Rosario all’aperto. Intanto, il 30 settembre ripartirà la consueta  attività parrocchiale: il Movimento in Direzione Cristiana tornerà operativo con le catechesi del giovedì sera per gli adulti e del venerdì sera per i giovani sulla scia del percorso dell’anno scorso sui 7 segni di Gesù: in particolare, il primo incontro sarà tenuto da don Marco per una catechesi introduttiva prima di affrontare il 3° segno, la guarigione del paralitico.

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