MostraDi Patrizia Neroni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il presidente dell’associazione culturale MISOUL di San Benedetto del Tronto, Cesare D’Antonio, ha riunito vari artisti e organizzato una collettiva d’arte chiamata “Porto e dintorni” per raccogliere fondi, ricavati dalla vendita delle opere d’arte, per aiutare le famiglie disagiate di San Benedetto del Tronto. Cesare D’Antonio è nato a San Benedetto del Tronto e ha studiato al Liceo Artistico di Porto San Giorgio, conseguendo successivamente il diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha lavorato molto nel cinema e in televisione sia come pittore che come scultore e scenografo. Inoltre ha tenuto molte mostre in varie città. Nel 2013 ha fondato l’Associazione MISOUL a San Benedetto del Tronto dove tiene corsi in discipline artistiche. Abbiamo incontrato D’Antonio al Cantiere Navale Contessi dove si è tenuta la serata finale dell’evento “Porto e Dintorni”, per farci raccontare come è nata questa iniziativa.

Come è nata questa idea di organizzare una collettiva d’arte che ha come finalità la beneficenza?
La mia Associazione è nata per tenere corsi d’arte sull’esempio della Scuola Rinascimentale. Secondo il mio pensiero l’artista è colui che riesce a guardare oltre. È colui che non si ferma a guardare le cose così come appaiono, ma riesce a ricavarne le emozioni e con la pittura o altre forme d’arte, le comunica anche agli altri. Ho voluto far capire ai miei allievi che non serve andare troppo lontano, ma ogni realtà comunica qualcosa basta non vivere in maniera monotona le cose di tutti i giorni. Soffermarsi un po’ di più sul proprio quotidiano e ricavarne emozioni. Ho scelto quindi il porto di San Benedetto del Tronto e ho detto loro di guardare la vita che vi si svolge, i volti, i gesti, il mare, le barche e tutto il resto. Le emozioni che il porto dona ad ognuno di noi le ho volute restituire ai sanbedettesi sotto forma di aiuti. Così dal ricavato della vendita dei quadri potremmo consegnare buoni spesa a coloro che sono in difficoltà.

Se io le dicessi “Arte per….”, lei cosa mi risponderebbe?
Per portare bellezza, amore, armonia in tutto il mondo.
Lei ha scelto di aiutare una realtà molto vicina a lei, a San benedetto appunto.
Sì, perché è giusto andare a portare aiuto nei Paesi più poveri del mondo, ma spesso ci si dimentica che anche molti di coloro che ci sono vicini si trovano in difficoltà e di essi nessuno se ne occupa.

L’Arte per esorcizzare il dolore e per affrontarlo e superarlo. Ad esempio ai bambini dei paesi colpiti dal terremoto è stato proposto di fare dei disegni. Lei cosa ne pensa?
Ogni forma di meditazione come la pittura, la musica, la preghiera, le cose pressoché ripetitive aiutano a trovare pace. A liberarci dai cattivi pensieri. In qualche modo per ognuno di noi riescono a rappresentare un aiuto.

È possibile scoprire il carattere, lo stato d’animo e il pensiero dell’artista attraverso lo studio della sua opera?
Sì. La pittura, la scultura, la musica e lo sport riescono ad unire tutti gli uomini indipendentemente , dalla religione, dalla cultura, dal sesso e altro. Lei cosa ne pensa.
L’Arte, la musica e lo sport hanno un linguaggio universale che creano unione e allontanano la divisione tra i popoli. La musica penso che unisca più di tutti perché arriva dall’orecchio dritta al cuore.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *