Immigrazione“L’afflusso costante dei migranti è una sfida europea indivisibile che invoca una risposta collettiva”: da questo presupposto di fondo muove il “Documento politico” che l’istituto “Jacques Delors” ha pubblicato oggi contenente alcune proposte per la riforma del “regolamento di Dublino”, normativa Ue in materia di diritto d’asilo, divenuta inadeguata per far fronte al flusso massiccio di immigrati arrivati e in arrivo in Europa. In sintesi, il documento nato dalla sede berlinese dell’Istituto contiene cinque proposte: “armonizzare le norme attraverso uno statuto d’asilo europeo” e un’agenzia europea autonoma e rafforzata; condividere in modo più equo le responsabilità attraverso più efficaci programmi di reinsediamento; migliorare i controlli alle frontiere esterne con una “guardia di frontiera e costiera effettivamente europea” e rafforzare la cooperazione sul fronte della sicurezza interna; condividere le responsabilità anche con i Paesi di origine e di transito attraverso oculate politiche di sostegno economico e programmi di accesso legale e rimpatrio e infine condividere il carico economico con un “fondo Schengen” a sostegno delle azioni sopraelencate. “L’avvio del processo di riforma”, scrivono gli autori Henrik Enderlein e Nicole Koenig, “deve cominciare adesso. Se l’Ue vuole contrastare le forze centrifughe, dovrà rispondere alle attese dei suoi cittadini, che considerano la migrazione la sfida europea numero uno e stanno ancora aspettando una risposta unita”.

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