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Minori: Save the children, al via helpline in 7 lingue per sostegno a minori migranti e campagna “Vite parallele”

terrorismoUna nuova help line telefonica multilingue per offrire supporto e assistenza legale e psicologica ai minori migranti soli in Italia, ai loro familiari nei Paesi d’origine e ai cittadini, operatori di strutture di accoglienza, istituzioni che vogliano chiarimenti su questo tema. E’ il numero verde 800 14 10 16 attivato oggi da Save the children, impegnata in prima persona nell’accoglienza dei minori migranti, almeno 77.600 arrivati in Italia dall’inizio dell’anno, di cui 11mila non accompagnati, ossia che hanno compiuto il viaggio verso l’Europa senza un adulto. Il servizio è in sette lingue (italiano, arabo, inglese, francese, tigrino, somalo, farsi) e funziona dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle ore 17.  “I minori migranti devono affrontare un viaggio spaventoso, abbandonando le proprie case e tutto ciò che hanno di prezioso e familiare per intraprendere un viaggio pieno di insidie – dichiara Raffaela Milano, direttore dei programmi Italia-Europa di Save the Children -. Quando arrivano da soli sono particolarmente vulnerabili, spesso spaesati e senza punti di riferimento”. Al 31 maggio 2016 sono infatti più di 5.240 i minori soli che si sono allontanati dalle comunità di accoglienza, per proseguire il loro viaggio in Europa o per finire, troppo spesso, in circuiti di grave sfruttamento. “Con l’Helpline vogliamo ascoltare la loro voce, trasmettere in modo semplice informazioni importanti per la loro vita, essere un orientamento sicuro se incontrano situazioni di rischio o di difficoltà”, precisa Milano. Al contempo l’Organizzazione, lancia oggi la nuova campagna “Vite parallele” che sarà veicolata attraverso i canali social, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei migranti: nel 2016 sono sbarcate in Europa quasi 240mila persone, di cui il 31% minori. La campagna è realizzata in collaborazione con gli studenti del Corso di comunicazione pubblicitaria dell’Istituto europeo di design (Ied) e parte da una riflessione di fondo: “è estate, tempo di viaggi ma alcuni viaggi sono molto diversi da altri. Sono quelli di chi scappa da guerra, violenza e miseria, lasciando dietro di sé tutto quello che possiede di più caro. Sono i viaggi di chi ha perso tutto, i viaggi che per un minore migrante rappresentano l’unica alternativa possibile per avere un futuro”.