di Giuseppe Mariucci.

MONTELPARO – Capita, in questi giorni di luglio 2016, se giri per il paese, di incontrarlo con il suo ampio e disponibile sorriso!
E lo incontri, soprattutto, se ti rechi a messa o a qualche cerimonia in Parrocchia!

Sto parlando di Padre Luigi Moretti!

Il Francescano conventuale che, di tanto in tanto (diciamo ogni paio d’anni), torna al suo paese (Montelparo) dal grande impegno che da qualche tempo lo vede in quel di Cuba! E ritorna certamente per la grande gioia dei suoi familiari (babbo, mamma, sorella e parenti tutti), ma anche dei suoi amici, con lui cresciuti in fanciullezza, e dei suoi compaesani tutti!

E il lavoro, anche qui in questa bellissima parte d’Italia, non gli è mancato davvero! Coincidendo, il suo arrivo, con l’assenza di qualche giorno, del priore-parroco Padre Agostino Maiolini, si è trovato a dover officiare molte cerimonie, l’ultima delle quali è stata quella che lo ha visto celebrare il matrimonio tra due ragazzi del luogo (Pamela e Mirco).

Padre Luigi Moretti ha lasciato i suoi luoghi d’origine per Cuba il 22 luglio 2008. Qui, preceduto da padre Silvano Castelli (anche lui originario delle nostre parti -Valmir di Petritoli-), Padre Fernando Maggiori (recanatese) e Padre Roberto Carboni (sardo e dal febbraio 2016 Vescovo di Ales-Terralba in Sardegna), ha ora la responsabilità, quale Superiore dei Frati Conventuali, dell’insediamento di Matanzas, prima presenza francescana conventuale a Cuba.

L’insenatura in cui si trova la città di Matanzas è un vero spettacolo della natura, unita alla vicina bellezza della estesa spiaggia caraibica di Varadero.

La parrocchia nel centro di Matanzas, 30.000 abitanti, contava numerosi gruppi ecclesiali. Il convento, già sede del Noviziato dei Salesiani fino al 1960, ha ospitato i frati e la chiesa del XIX secolo ed è intitolata a “S. Pedro Apostol”. E’ diventata presto il punto di riferimento per i fedeli.
I primi frati a partire furono appunto due della provincia marchigiana, P. Fernando Maggiori e P. Silvano Castelli ed un altro, P. Roberto Carboni (oggi, come dicevamo prima, Vescovo di Ales-Terralba) che, con grande carità fraterna, la provincia sarda ha posto a disposizione del Progetto.

La comunitá di Matanzas ha come impegno fondamentale il servizio pastorale. Oltre al lavoro nella parrocchia principale, San Pedro dove è parroco padre Luigi, con l’impegno del p. Raùl accompagnano ormai da oltre due anni altre due parrocchie: Sabanìlla, con 5.000 abitanti, a 30 chilometri di distanza dalla città, e Ceiba Nocha, con 6.000 persone, a 18 chilometri.

Così si avviava il “sogno” dei francescani conventuali delle Marche a Cuba, “sogno” che tuttora prosegue con risultati importanti sul fronte della evangelizzazione.

Mi è sembrato doveroso descrivere i luoghi dove, il nostro coraggioso compaesano, ha deciso di dedicare la sua vita apostolica, e l’azione francescana nelle periferie, in favore di gente povera e bisognosa.
Qui la gente (come egli stesso afferma nella recente intervista concessa alla trasmissione televisiva di Rai Uno in occasione della emozionante visita del settembre 2015 scorso di Papa Francesco a Cuba) ha bisogno di incoraggiamento e amore! Quella stessa gente che ha un cuore grande, generoso, allegro e gioioso e che, nello stesso tempo (aggiunge Padre Luigi Moretti) sa soffrire con grandissima dignità!
Siamo sempre stati in contatto con Padre Luigi Moretti, da quando decise di lasciare i suoi luoghi nativi per il grande passo!
Tornò, per la prima volta, nel luglio 2010 quando, con una bellissima cerimonia (alla presenza dell’allora Vescovo Gestori) nella piazza di Montelparo insieme al suo amico Padre Gabriele Lupi (oggi parroco della parrocchia di S. Antonio da Padova di San Benedetto del Tronto), celebrò il venticinquesimo anniversario dalla sua prima messa (stesso luogo dove ricevette l’Ordinazione Sacerdotale sempre insieme al cugino Gabriele)!
Fu colpito e addirittura “sbalordito”, nel 2012, che il suo piccolo paese di Montelparo avesse potuto organizzare così alla grande l’evento del 400° anniversario dalla morte del Cardinal Gregorio Petrocchini (Camerlengo di Sisto Quinto) con la presenza di Sua Eminenza il Cardinal Angelo Comastri (allora Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Presidente della Fabbrica di San Pietro e Vicario Generale di Sua Santità)!
Scrisse, tra l’altro, per l’occasione: -“ …“Come è stato possibile per un paese così piccolo?…Mi sembra molto importante celebrare un avvenimento di questa portata, perché celebrare è “far memoria” e “dare gloria a Dio” per il bene che Egli compie nella persona dei suoi figli che hanno offerto la vita per il Regno dei Cieli. ….Sappiamo bene, però, che nemmeno è sufficiente celebrare. Come dice San Paolo, la fede, senza l’annuncio del Vangelo della Buona Notizia, sarebbe cosa morta. In terra di missione, come qui a Cuba, l’annuncio della Parola di Dio è prioritario. Tutti sappiamo che l’esclusione di Dio dalla società, dalla famiglia, dalla scuola, ha portato un danno enorme e un vuoto esistenziale spaventoso. Sono con voi in questo giorno memorabile!”
E, in una bellissima lettera d’auguri per il Natale 2015 inviata anche a me, scrisse tra l’altro: “……….Il tempo è un regalo di Dio per vivere nell’amore e per far esperienza del suo perdono e della sua misericordia. Sì, “misericordia”, sembra essere questa la parola d’ordine di questo Natale e questo anno. Il Papa Francesco non smette di parlarci, esortarci, spingerci a vivere la misericordia. ……
………..Luca, in un brano del Suo Vangelo, si domandava: “Ed io che debbo fare per preparare il cammino al Signore che viene”? Bella domanda che può metterci in discussione. Ognuno di noi deve cercare la risposta nel “tu per tu” con il Signore. Sarà Lui a dirci il cammino da intraprendere per arrivare a Betlemme e adorarlo nella povertà sconcertante di una grotta, il “trono” che Lui si è scelto per farsi uno di noi. …….
……….La grotta o la capanna non ha porta, né chiusa né aperta. Tutti hanno il diritto di entrare nella grotta: re e pastori, grandi e piccoli, ricchi e poveri, uomini e donne, peccatori e giusti…. Tutto questo lo sanno bene Giuseppe e Maria. Per questo nessuna porta, perché tutti possano entrare. E questo vale anche per me e per te! Auguri sinceri di un Santo Natale e Felice Anno Nuovo a te, famiglia e comunità. Padre Luigi da Cuba”

La comunità montelparese è felice, oggi, di questa presenza, momentanea, ma di grande valore!
Buon lavoro, Padre Luigi! In quel di Cuba ricordati, nelle tue preghiere, anche di noi come noi pregheremo per te!
Qui ti penseremo sempre!

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