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I Segretari dei Consigli Pastorali parrocchiali impegnati nella verifica dell’anno pastorale

anno pastoraleDIOCESI – La Pastorale diocesana informa che nel mese di giugno sono stati incontrati quasi tutti i segretari dei Consigli Pastorali parrocchiali per preparare la verifica dell’anno pastorale.

Con l’ausilio del sussidio preparato dalla CEI dopo il Convegno di Firenze dal titolo “sognate anche voi questa Chiesa” , ci si è soffermati sullo stile e la pratica della sinodalità ed in modo particolare si sono sintetizzati i seguenti punti: collegialità e ministerialità nella Chiesa apostolica, lo stile collegiale secondo il Vaticano II, le esperienze del Sinodo sulla famiglia e del Convegno di Firenze e i percorsi di sinodalità tra collaborazione e comunione.

Eccoli trattati in sintesi:

La struttura di partecipazione a livello diocesano e parrocchiale è il Consiglio Pastorale. Le tappe fondamentali: la convocazione dei CPP contenga una traccia degli argomenti in modo che personalmente o in gruppi i consiglieri possono riflettere (riflessione personale) possono pregarci perché il Signore i preceda i loro sforzi e li renda fruttuosi ( preghiera), disponendosi a partecipare all’incontro senza pregiudizi e col desiderio della comunione ( umiltà). Chi modera introduca al dibattito, dia a tutti la parola (regole), curi l’ascolto e la comprensione senza schernire o imporre (attenzione) e curando di tener conto della del cammino della comunità diocesana e parrocchiale oltre che del contesto sociale (attualizzazione). Infine si abbia cura di formulare delle proposte concrete : concrete, attuabili e sostenibili (conretezza), quanto emerso dal Consiglio sia messo a disposizione dell’intera comunità attraverso idonee modalità (condivisione) ed infine si stabilisca le modalità di un monitoraggio e i tempi della verifica ( verifica).

Circa la verifica dell’anno pastorale si è detto che uno degli aspetti importanti nella programmazione è proprio la verifica finale, atto sul quale normalmente si sorvola o si esaurisce in brevi e vaghe considerazioni. L’azione pastorale che si accontenta di ripetizioni diventa facile preda di stanca e insoddisfatta rassegnazione. La verifica aiuta a fare verità sulla pastorale, sia come analisi e valutazione della situazione, sia come illuminazione e orientamento di progettualità.

Le obiezioni alla verifica pastorale

Non mancano le obiezioni sul piano sia teologico che pratico. Sul versante teologico si obietta che la fede non è realtà quantificabile e misurabile. Non si tratta di valutare l’azione di Dio ma la corrispondenza umana alla sua azione di salvezza.

Sul piano pratico le difficoltà avanzate fanno spesso da copertura al timore di trovarsi di fronte a un bilancio troppo insoddisfacente. L’azione pastorale, tuttavia, senza l’istanza critica della verifica rischia di dibattersi tra gli slanci delle buone intenzioni e i ripiegamenti delle disillusioni. Non si tratta di “dare il voto” alle realtà ecclesiali ma di comprendere il momento presente, per orientare e migliorare la qualità e l’efficacia dell’azione pastorale. La verifica pastorale è atto di discernimento evangelico, nell’orizzonte proprio della fede. Sul piano operativo è il momento finale del processo di programmazione pastorale.

Inoltre, si ricorda che il nostro Vescovo all’inizio dell’anno ha invitato tutta la comunità a concentrarsi su tre punti (Cfr Calendario Pastorale pag. 3- 7):

Si tratta di individuare punti di forza, di debolezza e possibili passi per il cammino futuro. La griglia messa a disposizione vuole aiutare a non perdersi sui “grandi sistemi’, ma a partire dalla concretezza delle situazioni vissute. La verifica, che verte innanzitutto sul ‘quadro generale’, poi sul lavoro degli uffici pastorali, sulla pianificazione delle tappe, sulla pastorale parrocchiale e sulla possibilità di esprimere considerazioni finali e suggerimenti, può essere utilizzata anche solo nei settori che interessano ed è da restituire via email pastoralediocesana@gmail.com e ai membri del Consiglio Pastorale Diocesano di vicaria entro il 25 giugno 2016.