San VitoDi Lauretanum

DIOCESI – Una giornata davvero memorabile quella trascorsa dal Popolo montaltese insieme al Vescovo Carlo nella mattinata e fino al pranzo di Domenica scorsa, 19 giugno, per la concomitanza, come ogni anno, ormai da tanti anni, come vuole la tradizione, della Festa patronale in onore di San Vito Martire e dell’amministrazione del Sacramento della Confermazione, che quest’anno ha coinvolto quindici giovanissimi, tra ragazzi e ragazze, con le rispettive Famiglie, delle tre Comunità della Concattedrale, di Patrignone e di Porchia. Fin dalla metà della mattinata, che ha visto il concorso di tanta gente in Piazza Sisto V, la Banda cittadina ha prestato il suo servizio, rallegrando con le sue note chi pian piano arrivava per prendere parte alla Celebrazione eucaristica festiva. I Cresimandi invece, accompagnati dai rispettivi Padrini e Madrine, hanno atteso il nostro Pastore nella Cappella interna del Seminario Vescovile, dove, pregando insieme, mentre il Vescovo si preparava all’altare, si sono introdotti al momento celebrativo, tanto desiderato e preparato nei mesi trascorsi, e atteso da ciascuno con trepidazione. La Santa Messa solenne in verità è stata un momento profondamente sentito e partecipato. Nella sua Omelia il Vescovo Carlo non ha mancato di sottolineare l’importanza e la responsabilità che sono sottese al Sacramento della Cresima, partendo proprio dalle letture della Domenica e prendendo spunto anche dal fatto non secondario che i giovanissimi montaltesi possono trovare nel Martire San Vito, anch’esso giovane nella sua Testimonianza cristiana, un valido esempio di vita secondo il Vangelo. Parole che al termine della Celebrazione si sono tramutate in realtà; infatti i nuovi Cresimati sono stati i primi ad andare processionalmente lungo le vie della parte antica della Città, accompagnando la Reliquia del Santo, portata dal Vescovo Carlo, e la statua del Patrono, insieme ai Rappresentanti dell’Amministrazione comunale e a tanti Fedeli. La sosta del Corteo, accompagnato anche dagli Inni e dalle Marce della Banda, presso il Monastero di Santa Chiara, ha permesso anche alle Sorelle Clarisse di unirsi alla venerazione della Reliquia e al clima di Festa, nonostante la Clausura. Arrivati poi sul Sagrato, con la Benedizione conclusiva e un grande e sonoro applauso, e l’immancabile fotografia a ricordo coi Cresimati, si è coronato l’intero programma.

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