Di Gianmarco Capecci

«Ho paura – ve lo confesso – che la vostra opera rimanga molto organizzativa, perfettamente organizzativa, ma senza passione. Ci vuole mistica. Dobbiamo crescere in passione evangelizzatrice». Così si è espresso papa Francesco sabato 4 giugno all’assemblea delle Pontificie Opere Missionarie. Papa Bergoglio vuole andare oltre la pur necessaria organizzazione, oltre il lavoro per raccogliere i fondi destinati ai progetti di sviluppo: desidera far vibrare le corde dell’anima, chiede passione, esorta a mettere in secondo piano l’intelletto e la razionalità per dare spazio alla mistica della missione. Fare missione non è gestire un’azienda, né una o.n.g. e il pontefice lo grida forte ai segretari delle commissioni missionarie regionali e ai i rappresentanti di Missio, Cimi, Cism, Cum, Focsiv e Suam (le sigle delle organizzazioni missionarie e di cooperazione missionaria cattolica), riuniti nel Consiglio Missionario Nazionale: «voi non siete una o.n.g.! La vostra unione senza passione non serve; senza mistica non serve».

Durante la prosecuzione dell’assemblea, che aveva anche il compito di organizzare il Giubileo della Missione previsto per il prossimo 28 ottobre, papa Francesco ha ribadito anche la necessità di essere testimoni (e in modo strettamente legato alla stessa etimologia di questo vocabolo: se necessario bisogna saper essere anche martiri) sia fisici che spirituali del Vangelo.

Infine il santo padre non ha fatto mancare un ricordo per il beato Paolo Manna, la cui opera ha ispirato la Pontificia Unione Missionaria, della quale nel giorno dell’assemblea ricorreva il centenario della fondazione.

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