Santa Marta“Qual è la batteria del cristiano per fare la luce? Semplicemente la preghiera”. Lo ha spiegato il Papa, durante l’omelia della Messa celebrata ieri a Santa Marta. “Tu puoi fare tante cose, tante opere, anche opere di misericordia, tu puoi fare tante cose grandi per la Chiesa – un’università cattolica, un collegio, un ospedale… – e anche ti faranno un monumento da benefattore della Chiesa, ma se non preghi quello sarà un po’ oscuro o buio”, ha ammonito. “Quante opere diventano buie, per mancanza di luce, per mancanza di preghiera”, ha esclamato: “Quello che mantiene, quello che dà vita alla luce cristiana, quello che illumina, è la preghiera”. La preghiera, insomma, “è l’olio, quella è la batteria, che dà vita alla luce”. Anche il sale, ha proseguito Francesco, “non insaporisce se stesso”: “Il sale diventa sale quando si dà. E questo è un altro atteggiamento del cristiano: darsi; insaporire la vita degli altri, insaporire tante cose col messaggio del Vangelo. Darsi. Non conservare se stesso. Il sale non è per il cristiano, è per darlo. Lo ha il cristiano per darlo, è sale per darsi, ma non è per sé. Tutti e due, luce e sale, sono per gli altri, non per se stessi. La luce non illumina se stessa; il sale non insaporisce se stesso”. “Illumina con la tua luce, ma difenditi dalla tentazione di illuminare te stesso”, il monito del Papa, che ha messo in guardia dalla “spiritualità dello specchio: illumino me stesso”. “Difenditi dalla tentazione di curare te stesso”, l’invito finale: “Sii luce per illuminare, sii sale per insaporire e conservare”.

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