Europa“Una tassazione più equa rafforza la giustizia sociale”, dichiara oggi Giustizia e pace Europa, soddisfatta per i passi compiuti dall’Ecofin del 25 maggio scorso nel senso di “obbligare le compagnie multinazionali i cui introiti superino 750 milioni di euro a fare rapporto alle rispettive autorità nazionali circa le proprie attività economiche e fiscali”, onde evitare strategie di evasione attraverso i paradisi fiscali, come i “Panama papers” hanno messo in luce. Manca però l’accordo degli Stati per una direttiva comune sull’evasione fiscale (se ne è parlato oggi al Parlamento Ue a Strasburgo). Vanno sostenuti gli sforzi che la presidenza di turno olandese sta facendo, scrive Justitia et pax, che invita gli Stati membri a trovare un accordo che, come proposto dalla Commissione, comprenda anche i paradisi fiscali fuori l’Ue, in una “lista comune dei paradisi fiscali”. Lo scambio automatico dei cosiddetti “tax ruling”, che comincerà nel 2017 tra gli Stati membri, sarà in questo senso benefico. “Una più equa tassazione, soprattutto delle compagnie multinazionali e di individui molto ricchi potrà aiutare a creare opportunità, contribuire al pagamento di servizi sociali e istruzione e ridurre il carico sui contribuenti meno ricchi”, spiega la dichiarazione che invita a sostenere “tutti gli sforzi a livello globale, europeo e nazionale per eliminare lo scandalo dell’evasione fiscale ed eliminare pratiche moralmente sospette di elusione fiscale”.

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