Di Giuseppe Mariucci.

MONTELPARO – La tradizione, a Montelparo, si è rinnovata anche oggi 29 maggio 2016!

Il Priore-Parroco della Parrocchia di San Michele Arcangelo, Padre Agostino Maiolini (con al suo fianco Padre Giovanni Mazzoni), ha officiato la messa del Corpus Domini nella Chiesa di San Gregorio Magno. Erano presenti, anche oggi nella loro veste candida, i bambini che domenica scorsa avevano ricevuto il Sacramento della Prima Comunione!

Nell’omelia da lui pronunziata, durante la cerimonia, ha dato ancora una volta un saggio dell’efficacia della sua parola (quasi una lezione di teologia, alla numerosa, silenziosa e attenta folla di fedeli presente, sul mistero della presenza del Corpo di Cristo nell’ostia consacrata!). Rilevando, per l’occasione, il fondamentale ruolo che il Sacramento dell’Eucarestia riveste (o dovrebbe rivestire) nella vita dei Cattolici e dei credenti, ha esortato con energia a nutrirsi con continuità di quel bene prezioso che il Cristo ci ha lasciato sacrificando se stesso sulla croce: il proprio corpo nella sostanza del pane! Ha inoltre esortato i fedeli alla condivisione con i propri simili ricordando il miracolo del Cristo nella moltiplicazione dei pani e dei pesci!

Ha ricordato anche le origini della solennità del Corpus Domini (espressione latina che sta per “Corpo del Signore”), più propriamente chiamata Solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Cristo. Essa nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucarestia in reazione alle tesi di Berengario di Tours secondo il quale la presenza di Cristo nell’ostia non era reale, ma solo simbolica. Fu estesa a tutta la Chiesa dopo che Papa Urbano IV, l’11 Agosto 1264, riconobbe il Miracolo di Bolsena (si tramanda che qui l’ostia consacrata sanguinò nelle mani del sacerdote Boemo Pietro da Praga. Questi, nel 1263 durante il viaggio di ritorno da Roma verso Praga, si fermò a Bolsena dove celebrò messa nella chiesa di Santa Cristina: al momento della consacrazione egli dubitò della presenza di Cristo nell’ostia e questa iniziò a sanguinare.).

Con questa festa il credente onora e adora il “Corpo del Cristo”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini, fatto cibo per sostenere la nostra “vita nello Spirito”. L’Eucaristia è la festa della fede: la stimola e la rafforza. C’è da aggiungere solo che il Mistero Eucaristico (o meglio la Transustanziazione che è la conversione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo, al momento della consacrazione) divenne Dogma della Fede nel 1215, nel IV Concilio Laterano, e fu confermata nel 1551 dal Concilio di Trento (1545-1563), quando la Chiesa Cattolica, in seguito alla riforma protestante, stabilì i confini dell’ortodossia.

Al termine della Santa Messa una solenne processione ha portato il Santissimo, che era nelle mani del Priore-Parroco protetto da uno storico baldacchino dorato, dalla Chiesa di San Gregorio a quella di Sant’Agostino. Le vie erano state infiorate e decorate, fin dalle primissime ore del mattino, da solerti e, artisticamente preparate, parrocchiane. Durante il percorso i bambini, le appartenenti alla congregazione delle Consorelle e altri, lanciavano in aria i petali di fiori variopinti contenuti in ceste colme e profumate!

Qui, tra preghiere e canti, si concludeva la cerimonia.

 

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