Asia(Bruxelles) “L’Europa non può restare in silenzio davanti all’ingiusta prigionia di Asia Bibi, simbolo della persecuzione di cui sono vittime i cristiani in tutto il mondo. Impedire che sia portata a compimento la condanna a morte per un reato inesistente è un dovere di tutti, cristiani e non cristiani”. Lo afferma Antonio Tajani, primo vice presidente del Parlamento Ue, che, assieme a eurodeputati di vari Paesi deposita alla firma dei colleghi parlamentari una dichiarazione scritta sull’argomento. Tajani ricorda che il 4 novembre 2014 una folla di 1.500 persone in Pakistan bruciò viva una coppia di cristiani accusati di blasfemia. “E due mesi fa, durante le festività di Pasqua, un’altra folla di migliaia di estremisti islamici ha manifestato davanti ai palazzi del governo pachistano chiedendo la piena applicazione della Sharia e l’esecuzione di Asia Bibi. Ma qualsiasi uomo o donna che abbia a cuore la religione, il diritto e non sia accecato dall’odio – conclude l’eurodeputato italiano – sa che Asia Bibi deve vivere e che dev’essere prosciolta e liberata”. La dichiarazione scritta necessita, per diventare posizione ufficiale dell’Euroassemblea, delle firme della metà più uno degli eurodeputati. In tal caso verrebbe consegnata all’Alto rappresentante Ue per la politica estera per intraprendere “tutte le azioni politiche e diplomatiche necessarie per la liberazione di Asia Bibi e per la promozione del rispetto della libertà religiosa in Pakistan”.

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