GoubertM. Chiara Biagioni

Si è presentato da solo con qualche minuto di anticipo in un salone a piano terra di casa Santa Marta. Ha risposto alle domande in  italiano ma capisce bene e parla un po’ il francese che ha studiato all’Alliance Francaise di Buenos Aires.  Ha riletto il testo dell’intervista annotando ai bordi delle pagine stampate: d’accordo, d’accordo. E’ Guillaume Goubert, direttore del quotidiano cattolico La Croix a raccontare il dietro le quinte dell’intervista che con Sébastien Maillard, corrispondente a Roma, ha fatto in Vaticano a papa Francesco. Alla fine un’impressione finale:

“Non c’è differenza tra il papa che appare in pubblico e come è in privato. Abbiamo potuto parlare con semplicità, interloquire con lui liberamente, chiedendogli di spiegarci meglio una risposta. Crea un clima disteso, ama scherzare, è caloroso”.

Quali reazioni ha avuto in Francia l’intervista?
Ci sono state molte reazioni in Francia a proposito del cardinale Barbarin (l’arcivescovo di Lione coinvolto per omessa denuncia  in un duplice caso di pedofilia, n.d.r.), della laicità e anche sul fatto che se una donna musulmana vuole indossare il velo, deve poterlo fare. E’ la prima volta che il Papa ha parlato così a lungo della Francia e dice cose severe ma anche amichevoli come quando ammette di provare fascino per i tanti pensatori francesi o quando ha detto che la Chiesa in Francia ha una grande capacità creativa.

Ha anche detto che lo Stato deve essere laico ma la Francia ha esagerato. Il Paese fatica a trovare il giusto equilibrio? 
E’ una storia antica: la legge sulla separazione tra Stato e religioni risale al 1905. Fino ad oggi c’è sempre stata tensione tra una concezione laicista della laicità – la laicità ‘esagerata’, come l’ha chiamata il Papa – ed una concezione più liberale della laicità che afferma che lo Stato è laico ma le religioni sono libere di esistere nella società. C’è sempre stato nella nostra storia un conflitto tra questi due poli. E il Papa ha incoraggiato la Francia ad avere una concezione più morbida della laicità.

Cosa avete pensato invece dell’invito di Hollande al Papa?
Il Papa è stato furbo. Perché ha ricevuto pochi giorni fa un invito da parte del presidente Hollande che non era pubblico ed è stato consegnato a Roma dal ministro per l’educazione,  Najat Vallaud-Belkacemin, in occasione del premio Carlo Magno.

Per Hollande è importante che il papa vada in Francia prima delle elezioni perché ci sono stati molti problemi con il mondo cattolico a proposito delle unioni omosessuali ma il papa ha risposto che accetterà l’invito non prima delle elezioni.

Il Papa si rivela sempre un grande diplomatico.
Sì, ma alla sua maniera.

A proposito invece del cardinale Barbarin, il papa ha detto che sarebbe una “imprudenza” chiedere le sue dimissioni. Quali reazioni ci sono state?
Ci sono state reazioni soprattutto da parte delle vittime che si sono dette deluse per il fatto che il papa non abbia chiesto al cardinale Barbarin di dimettersi. E’ un punto molto sensibile.

La Francia si ritrova a fare i conti la pedofilia all’interno della Chiesa.
Negli anni 2001-2003 c’è stato uno scandalo in una diocesi in Normandia. Il vescovo è stato giudicato e condannato per non aver denunciato un caso. La Conferenza episcopale francese ha deciso così di portare avanti un dispositivo molto preciso per affrontare questi casi. Questa è la ragione per la quale la Francia è riuscita a preservarsi e proteggersi dagli scandali di pedofilia. Ma il problema è che c’erano scandali passati che non sono stati trattati come occorreva. Casi che risalgono a più di 20 anni fa e la parole delle vittime oggi è molto forte.

Come vede la Francia Papa Francesco?
Il Papa è

molto popolare in Francia. E lo è sia tra i cattolici che comunque sono più riservati nei suoi riguardi e sia tra i non cattolici.

L’opinione pubblica e i media sono molto favorevoli a questo papa. Soprattutto quando parla di migranti, di Islam… Può dire molte cose senza suscitare polemiche o scandali. Da ieri sto rilasciando molte interviste ai media francesi, manifestando una curiosità. Ci possono quindi essere delle perplessità rispetto a qualche sua dichiarazione ma nello stesso tempo, il papa gode di grande credibilità. Dal giorno della sua elezione, Francesco ha una buona immagine in un paese laico, che ha sempre guardato con sospetto il clericalismo.

E se venisse domani in Francia come sarebbe accolto?
Molto bene, sicuramente.

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