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La Basilica di Santa Maria Maggiore (seconda parte)

Digital StillCamera– La basilica di Santa Maria Maggiore (prima parte)

I mosaici della parete di fondo

Nel mosaico della parete di fondo vediamo l’Agnello di Dio assiso su un trono. L’Agnello è attorniato da sette candelabri tre a destra e quattro a sinistra. Il numero sette nella bibbia richiama il compimento, la pienezza e dunque la perfezione. È la somma, proprio come possiamo vedere nel mosaico, del tempo simboleggiato dal numero tre (il passato, il presente e il futuro) e dello spazio simboleggiato dal numero quattro (i quattro punti cardinali).

All’Agnello fanno corona i simboli dei quattro evangelisti: toro (=Luca), angelo (=Matteo), aquila (=Giovanni) e leone (=Marco). Anche 24 uomini anziani stanno in piedi davanti all’Agnello: 12 a sinistra (rappresentano i 12 figli di Giacobbe e dunque l’Antico Testamento) e 12 a destra (rappresentano i 12 apostoli e dunque il Nuovo Testamento). Tutta la composizione evoca la pienezza dei tempi, la definitiva vittoria dell’Agnello di Dio sul peccato e sulla morte ed è tratta dal quarto e dal quinto capitolo dell’Apocalisse di Giovanni.

Il mosaico dell’abside

Venendo al mosaico dell’abside, vediamo un grande festone al cui centro c’è un clipeo col monogramma di Cristo (XP, iniziali in greco del nome CRISTOS), l’Alfa e l’Omega (prima e ultima lettera dell’alfabeto greco e che dunque significano che Cristo è inizio e fine di tutte le cose).

Al centro del mosaico, vediamo Cristo nell’atto di incoronare Maria. La Vergine condivide con suo figlio il trono della gloria. Entrambi poggiano i loro piedi su uno sgabello, simbolo della loro signoria sull’universo, rappresentato dal sole, dalla luna e dalle stelle visibili poco più in basso. Tutta la scena è sorretta da 18 angeli, 9 a destra e 9 a sinistra.

Sulla sinistra troviamo San Francesco con il saio e le 5 piaghe della passione. Non dobbiamo dimenticare che il mosaico è stato eseguito per volontà di Nicolò IV, primo francescano nella storia ad essere salito sul Soglio di Pietro, che ha voluto omaggiare i santi più importanti del proprio ordine: Francesco e Antonio da Padova (rappresentato simmetricamente rispetto a Francesco). Vediamo poi San Paolo con un cartiglio con scritto “Per me vivere è Cristo”; San Pietro con un cartiglio con scritto “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Infine, vediamo Nicolò IV, il papa che ha commissionato il mosaico, inginocchiato e più piccolo rispetto alle altre figure, in segno di umiltà. Il Pontefice indossa una casula e delle scarpe rosse, la tiara (con una sola corona), il pallio (simbolo della pecorella che il vescovo, come il buon pastore, deve mettersi sulle spalle) e le chiroteche, cioè dei guanti bianchi con delle croci.