Don AngeloDIOCESI – Una delle opere di misericordia dice che è bene pregare per i vivi e per i defunti. È importante non dimenticare la presenza di chi ci ha preceduto ed ancora ci accompagna. Ieri ad esempio alcuni hanno ricordato nella preghiera il compleanno del loro vecchio parroco don Angelo. Era nato il 5 maggio 1917…si sarebbe incamminato verso i i cento anni! Così lo ricordavo i parrocchiani nel 60’di sacerdozio.

“Porto d’Ascoli 3 giugno 2000”

Carissimo don Angelo
Duemila anni dalla venuta di Cristo, 60 anni di sacerdozio …. sembravano traguardi molto lontani e difficili da raggiungere ed invece eccoci qui: nel grande giubileo del duemila il tuo ‘piccolo’ giubileo sacerdotale, che tanto piccolo poi non è perché 60 anni di sacerdozio non sono pochi!

Questa sera, nel ricordare la prima Messa celebrata il 3 giugno 1940 nella tua Colonnella, tutta la comunità parrocchiale, ma in fondo anche tutto Porto d’Ascoli come dice la presenza di don Pio, la lettera di don Franco forzatamente assente, vuole lodare e rendere grazie al Signore per questo dono grande ed impegnativo del sacerdozio.
In questi giorni abbiamo gioito e fatto festa insieme come avrebbe fatto ogni famiglia attorno ai propri genitori, come figli ci siamo stretti attorno ad un padre perché sentisse forte l’affetto e la riconoscenza. Abbiamo voluto contraccambiare il bene che da tanti anni vuoi alla tua gente: quante volte infatti davanti al Vescovo, ai tuoi confratelli sacerdoti, agli altri quasi con orgoglio hai detto di essere il pastore di questa comunità ?!?! Quante volte ti ho sentito dire bene di questa gente, prendendo sempre le difese!?!
Il tuo amore e il tuo affetto verso questa comunità dell’Annunziata in questi anni si è concretizzato in tanti modi e ne sono segni visibili la nuova Chiesa, l’Oratorio, la casetta della caritas.
Noi, come tutti i bravi figli di oggi, non ti abbiamo fatto un regalo, anzi te ne chiediamo uno: quello di continuare ad accompagnarci con la preghiera e con l’esempio perché ognuno di noi sappia vivere con fedeltà la propria vocazione dovunque il Signore lo chiama.
Ma ora è tempo di iniziare questa celebrazione: il sole illumina ancora la stupenda vetrata in fondo all’abside che hai voluto regalarci per il XXV di consacrazione della nuova Chiesa: la luce che si sprigiona dai vetri colorati ti fanno apparire ai nostri occhi un pastore ancora bello e giovane: che il Signore faccia splendere ancora per tanti anni la sua bellezza attraverso il tuo sacerdozio e la Vergine Annunziata ti aiuti a ripetere fino all’ultimo giorno della vita il tuo ‘si’ generoso e gioioso!
Grazie don Angelo!

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