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Un nuovo dipinto per la Chiesa Santa Maria Assunta in Montalto Marche

MontaltoDi Franco Emidi

MONTALTO –  Domenica 1° maggio 2016, festa di San Giuseppe Lavoratore, la Cappella centrale della navata sinistra della Cattedrale Basilica si arricchisce di un nuovo dipinto realizzato da Maria Giuseppina Marota di Montalto, e benedetto dal parroco Don Lorenzo Bruni al termine della liturgia domenicale. In precedenza ella aveva realizzato la scena della Natività, posta nella cappella attigua all’altare del SS. Sacramento, dedicata alla Sacra Famiglia. Proprio a tale tema è focalizzato il dipinto che reca in alto l’epigrafe: “Iosef modello degli umili che tutela la Sacra Famiglia di Nazareth”.

Il tenue filo di fumo che si leva da un lume appena spento allude a un nuovo giorno annunciato dalla luce ambrata che irrompe nell’ambiente e che definisce in un equilibrato gioco di ombre gli oggetti del vivere quotidiano, mentre sullo sfondo si apre un caldo paesaggio orientale con sabbia e palmizi. E’ Maria stessa, virgo prudentissima, così come la luce evoca l’operosità e la vivacità del giorno, a introdurre nella scena l’alito di vita che aveva permeato la notte di Betlemme; scende alcuni gradini portando in un cesto prodotti appena raccolti nell’orto, per le necessità giornaliere della Famiglia.

Nella figura della Vergine c’è tutta la sua dedizione e discrezione, che  richiamano alla mente la dimessa serenità con cui aveva accolto l’annuncio[2] dell’angelo Gabriele. A dodici anni, dopo essere stato nel Tempio di Gerusalemme in mezzo ai Dottori, Gesù, con Giuseppe e Maria, era tornato a Nazareth ed era loro sottomesso. Erat sudditus illis riferisce il Vangelo di Luca (2,44). Nel dipinto è ben raffigurato questo intenso rapporto d’amore. Lo sguardo di Giuseppe, rassicurante, comprensivo, si incrocia con quello di Gesù giovanetto che cerca nei suoi occhi protezione e guida.

Il giorno è ancora protagonista perché crea sul pavimento bagliori chiari di luce e penetra dalla finestra; e  dalla porta su cui Maria scosta una tenda, proietta la sua ombra verso il centro, quasi a esprimere tutto il suo amore verso lo sposo e a Gesù, che reca sulla spalla un legno simbolo della Croce, il suo doloroso abbraccio materno.

E una scala di legno, e martello e chiodi nella parte bassa del quadro vogliono essere il presagio della Passione.

Colori ed effetti chiaroscurali sono condotti con consapevole maestria e si intonano armoniosamente con la ricca decorazione della Cattedrale.