Persone“Chi si candida alle prossime elezioni amministrative può farlo per ritagliarsi la sua piccola fetta di potere, alimentando così la stanchezza della libertà e della responsabilità della gente; oppure può mostrare che si può cercare il bene comune – con umiltà e senza tornaconto personale − attraverso il dialogo e l’incontro. Ogni candidato può testimoniare che la politica è un bene, operando con realismo e prudenza, senza fare promesse che non può mantenere”. È questo il cuore del “manifesto” diffuso da Comunione e Liberazione per le prossime elezioni politiche, che ha come titolo “La politica è un bene”. Cl stigmatizza quella “stanchezza della libertà e della responsabilità, che si traduce in una crescente disaffezione al voto e in una sfiducia verso qualunque formazione politica”, ma riconosce pure “il desiderio di un bene” che alberga in ciascun uomo e donna, “anche se appena accennato e perfino inconsapevolmente”. “È questo desiderio – osserva -, come bandiera della libertà umana, che fonda lo spirito di un’autentica democrazia: l’affermazione e il rispetto dell’uomo nella totalità delle sue esigenze di verità, bellezza, giustizia, bontà e felicità. Tutto il gioco della vita sociale dovrebbe avere come scopo supremo quello di mantenere vivo e alimentare il desiderio da cui scaturiscono valori e iniziative che mettono insieme gli uomini”. E allora “occuparsi del bene di tutti in un’amministrazione locale è esso stesso un bene, perché significa contribuire a fare delle nostre città una casa abitabile per tutti e per ciascuno”.

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