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FOTO In cammino verso Cracovia, i giovani della diocesi a Loreto per il mandato GMG

Di Floriana Palestini

DIOCESI – Mentre la Polonia si prepara ad accogliere tutto il mondo a Cracovia, i giovani marchigiani attendono e pregano per la Giornata Mondiale della Gioventù: si sono incontrati, infatti, venerdì 29 aprile, in occasione della veglia regionale durante la quale hanno ricevuto il mandato dei vescovi per la GMG 2016.
I giovani provenienti dalle dieci diocesi delle Marche si sono ritrovati ai piedi della Santa Casa di Loreto, nel piazzale San Giovanni Paolo II, per poi compiere un breve pellegrinaggio verso la Basilica.
Ad accompagnare i loro passi era la figura di Maria Teresa Carloni, la mistica nata ad Urbania nel 1919: una vita, la sua, totalmente spesa al servizio della Chiesa e dei cristiani, attraverso i suoi viaggi (compiuti anche tramite bilocazioni) nell’Est Europa. Come uno qualunque dei nostri giovani, Maria Teresa ha avuto all’inizio un rapporto tormentato con Gesù, sentendosi “inadatta” a riceverlo nell’Eucarestia, per poi abbandonarsi al Suo amore infinito, affermando in occasione del suo matrimonio spirituale: «Oggi ti amo, Gesù, con la stessa violenza con cui un giorno ti ho odiato».

Accompagnati dal canto della corale, i giovani hanno varcato la Porta Santa della Basilica di Loreto. Commentando il brano di vangelo scelto per accompagnare la preghiera (Gv 21, 15-19), il card. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona – Osimo, ha esortato i ragazzi a non affrontare con superficialità la vita ma a cercarne il significato profondo attraverso il dialogo con Dio: «Cari giovani, non perdetevi e non perdiamoci nella ricerca di progetti e discernimenti pastorali pieni di sofismi. Facciamoci abitare da Gesù, facciamolo entrare in casa nostra: solo così Egli praticherà quella guarigione che darà speranza alla nostra vita». Nel corso della veglia, sull’altare sono poi salite alcune figure ad offrire la loro testimonianza: ecco che prendono il microfono due giovani sposi, alle prese con la difficoltà della vita quotidiana e dello scegliersi ogni giorno, sicuri del loro amore e della loro scelta di vita; li segue un seminarista, che ha mollato l’università e una carriera sicura nella medicina per stare lì dove Gesù glielo chiedeva; poi ragazzi “normali”, liceali, universitari e lavoratori che riconoscono Dio nella vita di ogni giorno e nello sguardo del prossimo, grati della presenza del Signore nella loro vita. Infine si sono avvicinati all’ambone alcuni amici polacchi, provenienti dalla diocesi di Katowice (una delle due diocesi che ospiteranno le Marche alla GMG), guidati da don Marcin: hanno confessato l’entusiasmo di trovarsi in una basilica così importante per il mondo cattolico e l’impazienza di ritrovarsi a Cracovia a luglio; siamo certi che in Polonia in molti pregano per gli attesi amici marchigiani, portando avanti i preparativi.

Prima di salutarsi, i giovani hanno ricevuto il mandato dai vescovi: «Sii misericordioso come il Padre». Questa l’esortazione rivolta a ognuno di loro dal vescovo mentre quest’ultimo imponeva le mani sul loro capo; a seguire, il passaggio in Santa Casa e la promessa di impegnarsi in un’opera di misericordia e di portare la fiamma dell’amore misericordioso di Cristo negli ambienti della propria vita quotidiana.