julian-carron[1]“Uscendo dall’incontro, mi sono trovato pieno di stupore per avere percepito più chiaramente la profonda consonanza tra Papa Francesco e don Giussani”. Così don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione (Cl), sintetizza i suoi sentimenti in una lettera inviata agli amici del movimento, dopo l’udienza del 14 aprile scorso con il Papa. “Credo che niente possa aiutarci di più della tensione costante a immedesimarci con la testimonianza che Papa Francesco ci offre quotidianamente”, prosegue, facendo notare come nella nuova esortazione post-sinodale, “Amoris laetitia”, il Santo Padre “ci ha offerto ancora una volta una documentazione preziosa del suo sguardo sulle fatiche e sulle ferite nostre e dei fratelli uomini, in questo caso delle famiglie, alla luce del lieto amore che ci ha raggiunti in Cristo”. Di qui la “gratitudine per l’instancabile insistenza con cui ci testimonia la sollecitudine piena di misericordia sull’uomo e sul mondo che nasce dalla fede in Cristo”: “Ho detto a Papa Francesco – si legge nella lettera di Carrón – che questo abbraccio tenero e appassionato alla vita di ogni singola persona, raggiunta nella concretezza della sua situazione esistenziale, è particolarmente visibile, oltre che nei suoi gesti ben noti a tutti, anche nella esortazione Amoris Laetitia; l’ho quindi informato di avere invitato i responsabili del movimento a immergersi nella lettura del documento per immedesimarsi il più possibile in questo sguardo, affinché esso diventi sempre più nostro nel rapporto con gli amici e con chiunque incontriamo”.

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