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di Paola Di Girolami

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ieri pomeriggio alle ore 18.30 presso l’auditorium comunale, si è svolto l’incontro dal titolo Leggere “Ad Alta Voce” proposto dall’Associazione culturale La Mongolfiera nata da “Comunione e Liberazione” della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.
L’incontro rientra nell’ambito del progetto “Maternità come Opportunità” approvato con Decreto dirigenziale n.50 del 16 aprile 2014 dalla Regione Marche e come rimodulato nell’iniziativa “Opportunità di servizio per le famiglie del piceno”. L’iniziativa ha proposto una riflessione sul ‘gesto’ lettura in quanto molto di quello che apprendiamo passa proprio attraverso di essa. Che la lettura sia importante, è innegabile: attraverso la lettura ci mettiamo in contatto con chi scrive, sia che si tratti di un romanziere o di un saggista, sia che si tratti di un testo di storia o geografia o di un problema di matematica. Leggere, quindi, da questo punto di vista è capire bene quello che si legge, che cosa vuole veramente dirci chi ha scritto; ma questo aspetto può essere solo la punta dell’iceberg: prima di tutto leggere vuol dire tirare fuori la voce, un suono e stabilire dei tempi e degli spazi e di conseguenza esporsi, mettersi in relazione con sé stessi e/o con qualcuno o tanti davanti a sé. Ed allora leggere è molto, molto di più.

A relazionare su questo interessante tema è stato Domenico Piergallini che ci ha portato per gradi e con fascino, a scoprire quello che un gesto così importante, come quello della lettura (ma che può essere anche scontato), nasconde. Diversi sono stati gli interventi di adulti e di qualche bambino coraggioso affascinato dal fatto che leggere ad alta voce ha più senso se lo si fa per qualcuno e con qualcuno e liberi dalla didattica, dal ‘fare i compiti’ ma per il ‘semplice’ piacere di ascoltarsi e di raccontarsi.

 

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