Di Michele Rosati, Presidente Azione Cattolica Grottammare

GROTTAMMARE – Partendo dal messaggio per la giornata mondiale della pace di Papa Francesco “ Vinci l’indifferenza e conquista la pace” e avendo ben presenti le direttive nazionali della nostra associazione abbiamo provato a costruire un percorso per il mese della pace più attento al nostro territorio cercando di entrare nel vivo degli argomenti …
Lo slogan dell’iniziativa di Pace per il 2016 ci invitava ad aprire le porte di casa, il luogo per eccellenza dedicato all’accoglienza e alla cura delle buone relazioni.e il messaggio di Papa Francesco ci invitava a guardare alla concretezza del nostro essere cristiani, abbiamo cosi pensato di costruire un percorso a 3 tappe che in “crescendo” ci aiutasse a farci vincere l’indifferenza…
L’immagine della casa, si sposa bene con le attenzioni a cui siamo chiamati a diventare “casa accogliente” per tutti coloro che fuggono dalla loro terra e dalla loro casa, a causa di guerre, discriminazioni, miseria, violenza e rischiano di non sentirsi accolti, di sentirsi, invece, respinti, rifiutati, allontanati.
Lo sforzo che come Associazione siamo chiamati a mettere in campo è uno sforzo di carattere culturale, che chiama in causa le nostre coscienze e chiede a tutti noi di diventare “testimoni” dell’accoglienza cosi ci siamo corciati le maniche e abbiamo analizzando la situazione del nostro territorio “dal di dentro” invitando a ragionare con noi don Gianni Croci direttore della Caritas diocesana, con lui abbiamo cercato di capire chi sono veramente questi migranti che abitano la nostra diocesi, lontani da ogni forma di pregiudizio..in un secondo step invece abbiamo incontrato due realtà della nostra città che si occupano di accoglienza: il “Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati” (SPRAR) costituito dalla rete degli enti locali per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, e alla Cooperativa sociale “Casa Lella 2001” che ha lo scopo di fornire un attività di accoglienza con azione di sostegno a ragazzi dai 12 ai 18 anni (italiani e non), segnalati dai Servizi Sociali, dalle Asl e talvolta collocati dal Tribunale dei Minori, con l’obiettivo di consentirne una integrazione progressiva e responsabile nel contesto sociale. con loro siamo entrati nella vita dei migranti, giovani e adolescenti come noi.

Infine l’incontro più bello è stato uno scambio interculturale, abbiamo accompagnato i ragazzi del progetto a fare la spesa nei “loro” negozi iniziando ad avere con loro uno scambio di idee ed entrando in sintonia, insieme a loro abbiamo poi cucinato e preparato i piatti della loro tradizione ne è nata una serata perfetta integrazione tra culture, abbattendo ogni muro divisorio possiamo annunciare fortemente che la pace è di casa, siamo addirittura riusciti a pregare insieme nonostante la palese differenza di mondi e culture.. “Nulla è impossibile a Dio!!!”

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