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In Valtesino apre la “Locanda della Misericordia”

di Remigio Giannetti

RIPATRANSONE – Basta davvero poco per rendere grandi dei piccoli gesti…

La scorsa Domenica 31 Gennaio, presso il Salone “Don Ubaldo Grossi” della Parrocchia Madonna di Fatima, i ragazzi del Gruppo di Catechesi “La Creazione” hanno aperto le porte della “Locanda della Misericordia” con degli invitati molto speciali… i propri genitori!

Tutto è nato mentre si rifletteva che pur quanto la parola misericordia ci spinga a compiere dei grandi atti di fede, può bastare veramente poco per dare inizio a tutto, anche partire da chi abbiamo vicino a noi ogni giorno e che molto spesso non ringraziamo a dovere…

Si è trattato insomma di un vero e proprio pranzo in famiglia dove però i ragazzi si sono presi totalmente cura degli ospiti, Parroco compreso.

Prima di iniziare il tutto si è spiegato ai ragazzi i principi base della ristorazione e del servizio a tavola dividendo tutti in 3 categorie ben distinte: Responsabile di Sala, Servizio e Cucina. Poi dopo l’aspetto pratico si è passati a quello religioso, riflettendo anche con l’intervento del nostro Parroco Don Luis su quanto sia importante, sì, il mettersi al servizio degli altri, ma è necessario lasciarsi sempre guidare dal sentimento più forte che è l’amore!

Il risultato? Un successone!

Ognuno ha saputo rispettare il suo ruolo, quello della squadra e dell’intero staff facendo tornare i propri genitori a pancia piena, senza file e/o lamentele (naturalmente il tutto è garantito dai sorrisi di tutti i presenti)!

Sperando che tutto ciò sia solo l’inizio di una serie di attività legate alle Opere di Misericordia non rimane che ringraziare i genitori per la pazienza e la presenza e ultimi, ma non per importanza, i ragazzi del Gruppo “La Creazione” che hanno saputo dare la giusta passione al loro operato.

Cosa rimane a tutti di questa giornata? Anzitutto il ricordo di una domenica particolare, con ruoli che per tutti si sono rivelati un po’ fuori dagli schemi e dalle abitudini (qualche mamma un po’ spaesata dal fatto di doversi sedere subito a tavola senza prima aver debitamente armeggiato ai fornelli si è vista) e, poi, l’impegno di mettere in pratica un’opera di misericordia che tutti i presenti hanno visto scritta accanto al proprio posto su appositi bigliettini lasciati dai ragazzi.