Di Patrizia Neroni

ACQUAVIVA PICENA – Festa che ebbe origine in Oriente con il nome di “Ipapante” cioè “Incontro”, nel secolo VI si estese in Occidente: a Roma ebbe carattere più penitenziale mentre in Gallia si svolgeva con la solenne benedizione e processione delle candele. Ora viene ricordata come la Presentazione di Gesù al Tempio e la Purificazione di Maria, infatti in ottemperanza alla Legge, Ella si reca al Tempio di Gerusalemme quaranta giorni dopo la nascita di Gesù per offrire il Suo Primogenito e compiere il rito  legale della Sua purificazione. L’incontro del Signore con Simeone e Anna nel Tempio accentua l’aspetto sacrificale della celebrazione e la comunione personale di Maria col sacrificio di Cristo, poiché la profezia di Simeone fa intravedere le future sofferenze di Maria “Una spada ti trafiggerà l’anima”, egli Le dice. Questa festa liturgica apre il cammino verso la Pasqua.

Tutta la comunità parrocchiale insieme al vescovo emerito Mons. Gestori, don Alfredo e il diacono permanente Giovanni si è riunita sulla piazzetta della Pro Loco per un momento di preghiera, la benedizione delle candele e per iniziare la Celebrazione Eucaristica. In seguito si è snodata una solenne processione, con le candele accese, che si è diretta in chiesa dove con il canto del Gloria è proseguita la Celebrazione. Nell’omelia Mons. Gestori ha ricordato che le preghiere e gli insegnamenti che si ricevono da bambini dai propri genitori non si devono dimenticare da adulti, perché sono luce per il nostro viaggio della vita. Sua Eccellenza ha proseguito esplicando con un piccolo racconto di un poeta. In questa storia si racconta che una mamma dice al proprio figlio di viaggiare con una lanterna accesa e di non spegnerla mai nemmeno durante il giorno, il ragazzo non capendone il perché la lascia comunque accesa fidandosi dei consigli di sua madre. Trascorso il giorno arriva la notte e lì si accorge che la lanterna accesa gli è molto utile per raggiungere la meta. Al termine della Santa Messa tutta la comunità ha fatto gli auguri al vescovo Mons. Gervasio Gestori che ha ringraziato tutti di cuore.

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